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Ibra ha cambiato idea: «Resto all’Inter». Forse ad andarsene è Raiola

Mino Raiola si è sentito improvvisamente segato, e ha realizzato che deve solo ringraziare il suo operato. Gli attacchi all'Inter, le critiche al modo che avrebbe la società nerazzurra di condurre le trattative senza interpellarlo, il suo consiglio a Moratti di licenziare Branca e le battute ironiche su Mourinho, gli hanno fatto terra bruciata attorno. Fra il procuratore di Zlatan Ibrahimovic e Massimo Moratti è scontro aperto. Già in passato, si vocifera, José Mourinho avrebbe consigliato a Zlatan di entrare nella scuderia di Jorge Mendes. Il presidente si è convinto da tempo che dietro ai giocatori ci siano le pressioni del procuratore e non recede dalle sue richieste, così le dichiarazioni di Ibrahimovic riportate dalla Gazzetta dello Sport che riprende un'intervista dello svedese all'Expressen, anche se scontate, danno una dimensione reale: «Il mio futuro è all'Inter, anche se nessuno può garantirmi il futuro. Penso a vincere e la Champions non deve diventare un'ossessione altrimenti si perde di sicuro».

CALMA PIATTA
Massimo Moratti ha preso atto delle sofferenze sue e di Maicon e anzi ha fatto di più, li ha voluti accontentare, fissando una cifra e andando di persona a Barcellona, poi mandando Branca a Madrid per capire cosa ci fosse sotto. La realtà è nota, non c'è fila davanti alla porta di Ibra, neppure il Chelsea ha mostrato interesse. E non è neppure vero che Branca sia partito per Londra, ieri pomeriggio si trovava nei suoi uffici di Milano, anche se ciò non toglie che il confronto ci sarà. Ma c'è la trattativa per Carvalho, Deco e soprattutto Drogba dietro a questa visita, l'Inter tende a tenere separata la ipotizzata cessione di Maicon, la richiesta è di 40 mln di euro. Raiola nel colloquio avuto con Branca ha abbassato evidentemente le richieste, dopo l'incontro ha dichiarato che Ibra resterà al 99,9 per cento e gran parte della chiacchierata è stata su Maxwell e Kerlon, il brasiliano parcheggiato al Chievo ma sotto contratto con l'Inter con un quinquennale. Dopo la deludente stagione falcidiata da una serie di infortuni, il suo futuro è incerto, Mourinho ha chiesto di averlo in ritiro, il giocatore ha ancora quattro anni di contratto, ma la sua fragilità non dà garanzie.

LARGO AI GIOVANI

È però un segnale della nuova strategia nerazzurra che a gennaio porterà ad Appiano Gentile l'altro fenomeno brasiliano Coutinho. Il ragazzo compirà 18 anni il 12 luglio 2010, l'Inter avrebbe intenzione di tesserarlo al termine della prossima stagione dopo avergli fatto disputare una serie di amichevoli nella seconda metà del prossimo anno. Esclusa la possibilità di portarlo subito offrendo un lavoro al padre. La visita di Raiola avrebbe comunque portato a una novità: l'accordo con Maxwell sembra vicino. Il brasiliano dovrebbe firmare un quadriennale con un ritocco dell'ingaggio che salirebbe a 3,5 mln a stagione. Ma José vuole giocarsi un po' di gioventù, Denis Alibec attaccante romeno classe '91 del FC Farul Constanta, è stato acquistato per 800mila euro, il portiere Vid Belec, il centrocampista Rene Khrin e l'attaccante Mattia Destro, tutti provenienti dalla Primavera, saranno in ritiro con la prima squadra.

ATTESA MILAN
C'è da registrare una sensazione di Antonio Giardino che immagina Felipe Melo lontano da Firenze: «Con una sola squadra italiana che può permetterselo». In effetti questo mercato è mosso solo dall'Inter, con l'eccezione di Diego. Moratti aveva prefigurato un mercato di scambi, soldi ne girano pochi, la Juve fatica a chiudere trattative che in passato erano di routine, il Milan è bloccato dalle situazioni in uscita, molto dipenderà da Pirlo (ieri incontro tra Galliani e il procuratore Tinti) e da come avanzano le operazioni Dzeko e Cissokho, mentre Pato si chiama fuori in un’intervista a Sky («Io al Milan sempre, il mio futuro è nelle mani della società»). Intanto la società rossonera ha riscattato definitivamente Abate, che era in comproprietà, dal Torino. E tutto questo quando i segnali dall'estero sono importanti, Adebayor (dicono venga offerto anche all’Inter), Luis Fabiano, André Santos, Cesc Fabregas hanno espresso il loro desiderio di giocare nella società rossonera il cui appeal rimane forte... Le difficoltà di Giuseppe Rossi a lasciare il Villarreal sono un altro segnale dopo che dalla Spagna arriva una notizia poco confortante: Cristiano Ronaldo e Kakà continueranno a beneficiare di tutte le agevolazioni fiscali, pagando la metà delle tasse dei colleghi spagnoli. È saltato infatti l'accordo politico per porre fine alla cosiddetta «legge Beckham», considerata dagli altri Paesi una distorsione della concorrenza.

Fonte: espresso.repubblica.it

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