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L'Inter frena, il 3° posto è un miraggio

L’annus horribilis dell’Inter continua. Lo 0-0 casalingo con l’Atalanta è l’ennesimo passo falso della formazione allenata da Ranieri, che non riesce a rialzarsi dopo l’eliminazione negli ottavi di Champions League. Il rigore sprecato da Milito inchioda i milanesi a 41 punti, in compagnia di Catania e Roma: il terzo posto che vale i preliminari di Champions è poco più di un miraggio, la corsa all’Europa League diventa sempre più complicata.

I verdetti maturano al termine di 90 minuti grigi. Senza Sneijder, fermo ai box per l’ennesimo problema muscolare, i nerazzurri di casa puntano sul 4-4-2 che garantisce maggiore equilibrio. L’Inter, in effetti, in avvio concede pochissimo agli ospiti. In avanti, però, fatica ad offrire palloni utili a Milito e Pazzini. I rifornimenti per le punte scarseggiano e la porta di Consigli non corre pericoli.

A spezzare la monotonia provvede il rigore che l’arbitro Gava concede all’Inter, forse generosamente, al 22’: il direttore di gara punisce un "abbraccio" tra Bellini e Pazzini. Milito si presenta sul dischetto e spreca il penalty con un debole rasoterra: Consigli devia in corner e nell’azione successiva rimedia sul colpo di testa di Samuel. In pochi secondi si concentrano tutte le emozioni di un primo tempo a dir poco soporifero. L’Inter non crea nulla e si affida solo ai calci piazzati per spedire palloni nell’area avversaria.

L’Atalanta si accontenta di chiudere gli spazi: quando si tratta di ripartire, la vivacità di Moralez non è sufficiente. Julio Cesar si limita ad osservare un paio di conclusioni imprecise, fino all’intervallo non deve nemmeno sporcarsi i guanti. Il copione non cambia granchè in avvio di ripresa. La formazione di Ranieri prova ad aggredire ma lo fa in maniera confusa. L’Atalanta perde Marilungo, ko per un problema al ginocchio dopo un contrasto con Lucio.

Dalla panchina entra Gabbiadini, che al 61’ si presenta con un insidioso colpo di testa: Julio Cesar vola e devia. Anche l’Inter modifica il reparto offensivo: fuori Milito, dentro Zarate. L’argentino di scorta cerca di rendersi utile con scarso profitto. L’ex laziale è impalpabile e spreca anche una punizione dal limite, merce preziosa in una gara bloccata.

Sarebbe fondamentale il rigore che gli ospiti meriterebbero al 79’, quando Lucio stende Gabbiadini: il difensore brasiliano non tocca il pallone, l’arbitro Gava non fischia. I padroni di casa non hanno poche idee e poche energie, l’Atalanta porta via un punto senza soffrire.
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2 comments

  1. Annata impensabile, speriamo termini in fretta, ormai da salvare c'è poco o nulla e anche le parole e i pensieri cominciano a essere difficili da esporre.
    Un saluto.

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  2. Ciao. Hai perfettamente ragione. Mai avrei pensato che saremmo caduti così giu'. Faccio fatica anche a seguire il blog.

    Ad ogni modo spero si riparta da Villas Boas. E' giovane, ha dimostrato di essere in gamba e conosce l'ambiente Inter per esserci stato per un anno con Mourinho.

    Un saluto

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