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Sneijder per Mourinho. C'è l'accordo Inter-Real


Wesley Sneijder davanti a tutti, e non di poco. L’Inter ha di fatto scelto l’uomo in più che potrebbe andare a completare una rosa già importante. Prima e dopo il gran rifiuto di Hleb, il torello olandese è sempre stato l’obiettivo numero uno di corso Vittorio Emanuele. Un passo più indietro Deco, poco aiutato dai suoi 32 anni e dal Chelsea: Roman Abramovich continua infatti a chiedere almeno 5 milioni per il cartellino del portoghese. Sono invece 25 gli anni del talento di Utrecht, centrocampista completo: piedi buoni, gran tiro dalla distanza, corsa, tanta corsa, quella necessaria per tenere i ritmi del calcio che conta e anche — da buon olandese — duttilità tattica e l’abitudine a giocare con e per la squadra.

LA TRATTATIVA — Inter e Real Madrid ne stanno parlando da qualche settimana. Florentino Perez vorrebbe portare a casa almeno 18 dei 27 milioni spesi nel 2007 dal suo predecessore (Calderon) per strapparlo all’Ajax. Impossibile averli subito, ma con Massimo Moratti sarebbe già stato raggiunto un accordo di massima: prestito oneroso (3-4 milioni) con diritto di riscatto già fissato proprio intorno ai 18 milioni. Manca ancora l’okay del giocatore, al momento piuttosto seccato con il Real per essere stato messo sul mercato magari con poca delicatezza.

WESLEY DA CONVINCERE — L’olandese è di umore nero, e di conseguenza per ora dimostra poca voglia di "collaborare" con un club che ha oggi il disperato bisogno di sfoltire una rosa stellare, tra l’altro in attesa di un nuovo pesante innesto, quello del regista del Liverpool Xabi Alonso. Marco Branca e Lele Oriali sono però convinti che con il passare dei giorni emergeranno inevitabilmente il buon senso e la voglia di riscatto del giocatore olandese, che considererà anche prestigio e qualità tecnica di un’Inter sulla carta sempre più vicina alle grandissime d’Europa. Insomma, i massimi vertici nerazzurri si aspettano una svolta definitiva prima di Ferragosto, magari appena dopo la Supercoppa italiana con la Lazio, in programma sabato prossimo a Pechino.

Wesley Sneijder, 25 anni. Afp
C'E' IL SI' DI MOU — Perché Sneijder è diventato il numero uno anche nella lista di José Mourinho? Al di là delle sue caratteristiche tecniche — già descritte in precedenza — per motivi più puramente tattici: perché Sneijder non è un trequartista puro (come non lo era il bielorusso Hleb, del resto) ma può tranquillamente essere impiegato in quella posizione e perché allo stesso tempo sarebbe perfetto come attaccante esterno nel 4-3-3. Cioè il sistema di gioco che il tecnico portoghese ha in mente per il futuro meno immediato. In questo senso Sneijder diventerebbe qualcosa in più di un’alternativa ai giocatori che Mourinho ha pensato finora come completamento del reparto di cui Eto’o e Milito sarebbero i due punti fermi: ovvero Balotelli e Quaresma. Il primo, in realtà, sarebbe nato per giocare nel tridente perché ha corsa, capacità di puntare l’uomo nell’uno contro uno e anche lui un gran tiro. Il problema è che stenta ancora molto dal punto di vista tattico, faticando a memorizzare e interpretare i meccanismi che sono presupposti fondamentali di quel sistema di gioco. Quanto a Quaresma, l’inizio stagione non è stato confortante né a livello di atteggiamento né, dunque, sotto il profilo dei risultati pratici: nelle prime amichevoli il portoghese ha dimostrato di non riuscire a svoltare anzitutto mentalmente e forse anche Mourinho, ormai, comincia a disperare...

Fonte: gazzetta.it

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