E’ stato accolto in Italia e dal pubblico interista in maniera incredibilmente discorde. Per alcuni un Messia, lo sherpa grazie al quale si potranno toccare le vette più alte; per altri un usurpatore, l’invasore del giardino di casa Mancini.

Lui ha tirato dritto per la sua strada perché José Mourinho non ha paura. Non ha paura di metterci la faccia e non ha paura di mettere in discussione tutto e tutti. E’ questa la vera forza del portoghese. E’ stato capace di impermeabilizzare il gruppo da critiche, esponendo i singoli al pubblico ludibrio. Mette alla berlina José Mario da Setubal e se alza il tappeto non lo fa per nascondere la polvere ma per portarla alla luce. Non ci sono figli di papà a casa Mourinho come sa bene Ricardo Quaresma. Lo hanno capito a proprie spese anche Adriano e Cruz, prima flagellati, poi riesumati. Lo capirà anche Mario Balotelli perché a diciottanni anni puoi sbagliare, ma hai il dovere di imparare.

Fa tutto questo Mourinho perché è ben consapevole che l’unica rivale dell’Inter non veste rossonero o bianconero, l’unica rivale dell’Inter è se stessa. Tenere tutti sulla corda è il suo scopo, come quello di bandire viziati e capricciosi. Bastone e carota stanno producendo gli effetti desiderati. Quattordici giornate di campionato ne certificano lo status di dominatore. (fonte originale)