I nerazzurri giocano sul velluto: tocchi di prima, fraseggio costante, una ragnatela di passaggi che disorienta un Catania, mai arrembante nel primo tempo. Gli uomini di Montella fanno fatica a costruire gioco: Lodi, il cervello pensante del centrocampo, è braccato alternativamente da Milito e Pazzini. Ricchiuti si nasconde, le due punte non vengono supportate a dovere. Ne esce un primo tempo privo di emozioni, in cui la squadra di Ranieri si limita a controllare il vantaggio acquisito nei primissimi minuti. Nella ripresa bastano sessanta secondi per cambiare scenario: Gomez recupera un pallone a metà campo, Bergessio va in percussione fino al limite dell'area e appoggia ad Almiron che, di prima intenzione, fulmina Castellazzi con un destro a girare che si infila all'angolino. Uno a uno. Clamoroso al Cibali. Ma ancor più clamoroso ciò che accade quattro minuti dopo quando Bergessio, lanciato a rete, supera Castellazzi e cade in area. Orsato di Schio indica il dischetto del rigore: verrà smentito dall'inappellabile moviola. Lodi, dagli undici metri, capitalizza il regalo del direttore di gara e porta avanti il Catania. L'Inter accusa il colpo, Ranieri si gioca un doppio cambio richiamando in panchina Stankovic e Milito per dar spazio a Zarate e Alvarez. Due minuti dopo i nerazzurri perdono Samuel per infortunio: problema muscolare alla coscia destra, salterà la prossima trasferta di Champions League contro il Lille. Il Catania - nel contempo - non resta a guardare: serve il miglior Castellazzi per neutralizzare un sinistro velenoso di Gomez. L'Inter prova a serrare i tempi, ma i giocatori nerazzurri fanno fatica ad andare oltre la rete di maglie rossoazzurre. Montella richiama Bergessio e getta nella mischia Delvecchio. E proprio Delvecchio ha l'occasione per chiudere la partita, ma il suo destro ravvicinato è respinto miracolosamente da Castellazzi. Esce Gomez per Catellani: Montella alza ancor più la barricata, e rischia di trovare nel mazzo la carta vincente. In un'azione di contropiede, lo stesso Catellani si presenta da solo davanti a Castellazzi, e l'ex portiere della Sampdoria tiene in vita il risultato con un'altra parata da manuale sulla conclusione da pochi passi. L'Inter è sulle gambe, ci prova, ma le energie non ci sono. Vince il Catania: in attesa della decisione del Tnas per l'assegnazione dello scudetto del 2006, l'Inter consegna agli avversari quello del 2012. E alla fine Ranieri ammette: abbiamo tanti problemi, c'è da lavorare. Il rigore dubbio? Orsato ha diretto bene, siamo sfortunati in questo periodo. iltempo
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INTER Piove sul bagnato, La cura Ranieri non basta: Cambiasso illude
Posted by Roxblog
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19:15
I nerazzurri giocano sul velluto: tocchi di prima, fraseggio costante, una ragnatela di passaggi che disorienta un Catania, mai arrembante nel primo tempo. Gli uomini di Montella fanno fatica a costruire gioco: Lodi, il cervello pensante del centrocampo, è braccato alternativamente da Milito e Pazzini. Ricchiuti si nasconde, le due punte non vengono supportate a dovere. Ne esce un primo tempo privo di emozioni, in cui la squadra di Ranieri si limita a controllare il vantaggio acquisito nei primissimi minuti. Nella ripresa bastano sessanta secondi per cambiare scenario: Gomez recupera un pallone a metà campo, Bergessio va in percussione fino al limite dell'area e appoggia ad Almiron che, di prima intenzione, fulmina Castellazzi con un destro a girare che si infila all'angolino. Uno a uno. Clamoroso al Cibali. Ma ancor più clamoroso ciò che accade quattro minuti dopo quando Bergessio, lanciato a rete, supera Castellazzi e cade in area. Orsato di Schio indica il dischetto del rigore: verrà smentito dall'inappellabile moviola. Lodi, dagli undici metri, capitalizza il regalo del direttore di gara e porta avanti il Catania. L'Inter accusa il colpo, Ranieri si gioca un doppio cambio richiamando in panchina Stankovic e Milito per dar spazio a Zarate e Alvarez. Due minuti dopo i nerazzurri perdono Samuel per infortunio: problema muscolare alla coscia destra, salterà la prossima trasferta di Champions League contro il Lille. Il Catania - nel contempo - non resta a guardare: serve il miglior Castellazzi per neutralizzare un sinistro velenoso di Gomez. L'Inter prova a serrare i tempi, ma i giocatori nerazzurri fanno fatica ad andare oltre la rete di maglie rossoazzurre. Montella richiama Bergessio e getta nella mischia Delvecchio. E proprio Delvecchio ha l'occasione per chiudere la partita, ma il suo destro ravvicinato è respinto miracolosamente da Castellazzi. Esce Gomez per Catellani: Montella alza ancor più la barricata, e rischia di trovare nel mazzo la carta vincente. In un'azione di contropiede, lo stesso Catellani si presenta da solo davanti a Castellazzi, e l'ex portiere della Sampdoria tiene in vita il risultato con un'altra parata da manuale sulla conclusione da pochi passi. L'Inter è sulle gambe, ci prova, ma le energie non ci sono. Vince il Catania: in attesa della decisione del Tnas per l'assegnazione dello scudetto del 2006, l'Inter consegna agli avversari quello del 2012. E alla fine Ranieri ammette: abbiamo tanti problemi, c'è da lavorare. Il rigore dubbio? Orsato ha diretto bene, siamo sfortunati in questo periodo. iltempo
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