Almeno a livello di club. Fatto di cui l'Inter non ha alcuna responsabilità, ma se fino ad ora questo trofeo era stato un affare tra Europa e Sud America un motivo c'era. Milan, Manchester, Barcellona e ora Inter: negli ultimi quattro anni comanda l'Europa. Zanetti alza la coppa, indossa la maglia di Samuel al contrario, la dedica è per l'argentino sbrecciato e infortunato. È la metà dolce della serata, il resto sta come sempre nelle corde dell'Inter. Tredici minuti: tanto i campioni d'Europa impiegano per sgonfiare le roboanti intenzioni dei congolesi. Una carezza di Pandev cercato e trovato da Eto'o, è il primo artiglio sulla Coppa. L'Inter scelta da Benitez è diversa dalla semifinale: Thiago Motta trequartista e Zanetti a centrocampo. Il Mazembe arremba, punge ma non buca. La difesa paga dazio sui movimenti nerazzurri, stordita dal pendolo di Eto'o e dagli incroci Milito-Pandev. Barcolla e cede di schianto al 17': da Zanetti a Eto'o, Kimwaki gli gira pure le spalle come all'oratorio e fratello Samuel non spreca la carineria. Poi festeggia a suo modo. Quindi piuttosto strambo. Solleva due sacchetti di plastica, dentro ci sono bottigliette d'acqua. Vai a capirlo.
Basta, finisce qui. Il resto è Milito che sbaglia tre gol, i primi due in fotocopia in un tête-à-tête con Kidiaba e il terzo di zucca nella ripresa, e l'Inter che tratta il Mazembe come un gatto fa con un gomitolo: si trastulla, gli lascia l'iniziativa convinta giustamente di non potersi fare del male. Il Mazembe si danna l'anima, ma il possesso palla dell'Inter è un gadget di lusso che ancora non si può permettere. «Sono sicuro, arriverà il momento in cui porteremo a casa questa coppa», le speranze di Lamine N'Diaye, il tecnico africano, nascono e muoiono nella calda notte di Abu Dhabi. L'Inter si scrolla di dosso la paura, Milito sbaglia due gol che quello di Madrid avrebbe fatto bendato e con le mani legate dietro la schiena, non c'è partita. La ripresa è una lunga passerella rossa, l'Inter la percorre con l'orgoglio e la calma dei campioni: fuori Thiago Motta dentro Stankovic; fuori Milito dentro Biabiany. È la notte di Benitez, i due impacchettano il terzo gol. Non c'è più storia, è arrivato il momento di scriverla. Ce n'è per tutti, Cambiasso, per esempio: con 22 trofei diventa il più vincente nella storia del calcio argentino, ha passato anche Alfredo Di Stefano. Massimo Moratti si gode lo spettacolo.
Ecco il Video della Partita.
Fonte: lastampa.it
Foto: inter.it
Stagione unica ed irripetibile: forse ancora non riusciamo a renderci conto di quanto abbiamo fatto in questo storico e leggendario 2010, indimenticabile.
RispondiEliminaUn saluto.
Buone Feste e Felice anno nuovo a forti tinte nerazzurre.
RispondiEliminaAuguri ancora.
Emanuele
CAMPIONI DEL MONDO, nella storia. :)
RispondiEliminaCiao caro, tanti auguri di Buon Natale a te ed i tuoi cari. Passa delle ottime feste.
Ciao. :)
LeNny
BUON NATALE! TANTI TANTI AUGURI!
RispondiEliminaSergio
www.iointerista.com
BUON ANNO A TUTTI RAGAZZI. :)
RispondiEliminaBuon Anno e Felice Anno nuovo, che possa essere a forti tinte nerazzurre...come il 2010.
RispondiEliminaUn caro saluto.
Emanuele.
Salve, come posso contattarti per proporre uno scambio link?
RispondiEliminagrazie