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Capolavoro Mourinho Inter una grande squadra

A Mosca un'altra vittoria del gruppo. Un'altra vittoria di Mourinho. L'Inter vola in semifinale, troppo evidente la differenza tecnica con il Cska, mette un sigillo importante in un'altra grande stagione e lo ha fatto con quella che ormai è diventata la sua caratteristica più importante e più bella: il gruppo. Ho visto Eto'o ad un certo punto del secondo tempo fare il terzino, coprire alle spalle di Zanetti. Avevo visto fare, a questo livello, queste cose solo ad un altro attaccante-fenomeno, Rooney con il Manchester United ed ero rimasto colpito dallo spirito di sacrificio, dall'attaccamento alla maglia e pensavo che quel miracolo tecnico fosse stato possibile grazie al carisma di Ferguson. Ho provato le stesse sensazioni vedendo Eto'o, Milito e Pandev sacrificarsi per la squadra, per l'obiettivo, per l'Inter. E non ho dubbi che tutto questo sia il risultato del lavoro di Mourinho e del suo carisma.

Ma questi successi sono anche il risultato del lavoro della società. Ha avuto il coraggio di seguire le indicazioni di Mourinho e cambiare sei titolari (Eto'o, Sneijder, Thiago Motta, Lucio, Pandev, Milito), della squadra che ha vinto lo scudetto. Non era facile ed era rischioso, ma Moratti ha avuto ragione. Ora l'Inter ha un gruppo di campioni che darebbe l'anima per giocare e quando va in campo capisci che l'obiettivo comune è far vincere la squadra. E chi sta fuori, a parte l'eccezione Balotelli, accetta senza fiatare le decisioni di Mourinho. Cordova è stato per anni titolare inamovibile, questa'anno ha giocato pochissimo ma non si è mai lamentato e quando è stato schierato si è sempre fatto trovare pronto. Questa è una grande squadra.

repubblica.it
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