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Mancini è tentato dallo Zenit ma da dicembre

A San Pietroburgo va di moda il made in Italy. Dopo l'acquisto di Alessandro Rosina, lo Zenit infatti sta stringendo per portare in panchina Roberto Mancini e vorrebbe colmare il vuoto creatosi in attacco con la partenza di Pavel Pogrebnyak puntando su Mario Balotelli. Se appare impossibile arrivare all'azzurrino (sbarcato giusto ieri in Russia per l'amichevole di domani con l'Under 21), la pista Mancini è molto più praticabile.

MADE IN ITALY — Tra il tecnico di Jesi e i dirigenti dello Zenit ci sono già stati alcuni contatti. I russi in un primo momento pensavano a dicembre, in vista del prossimo campionato. Ma l'esonero dell'olandese Dick Advocaat («Dopo la decisione del tecnico di assumere la guida della nazionale belga - ha spiegato la dirigenza in una nota - i risultati dello Zenit sono peggiorati sensibilmente») ha cambiato lo scenario. Ad interim siederà in panchina Anatoliy Davidov, il tecnico della Primavera, vecchia bandiera del club che nel 1999 condusse alla vittoria della Coppa di Russia. Davidov sarà comunque un traghettatore, visto che si punta a un nome di spessore. E piace molto la scuola italiana. Si è parlato di contatti anche con Zaccheroni e Ranieri (gli interessati negano), mentre nei mesi scorsi c'è stato un incontro con Spalletti e di recente con Conte, che però ha rifiutato perché mancavano garanzie sulla prossima stagione. Roberto Mancini, attualmente in vacanza all'estero, resta la prima scelta e di recente gli è stato proposto un contratto quadriennale a 3,5 milioni netti a stagione, più una serie di premi legati ai risultati.

PIU' FACILE A DICEMBRE — Il tecnico non ha detto no, ma nemmeno sì, anche perché tutto passa inevitabilmente dall'Inter, cui Mancini è legato da un contratto per altri tre anni a sei milioni netti a stagione. L'ultimo contatto con i dirigenti nerazzurri risale a tre mesi fa, quando si parlò di un interesse del Manchester City. Ovvio che l'allenatore si aspetti che l'Inter gli corrisponda una buonuscita, o addirittura la differenza tra i due contratti. Visto che il campionato russo termina a dicembre, è comunque difficile che Mancini accetti di riprendere in corsa. A preoccuparlo non è tanto il valore tecnico dello Zenit - che dopo diciassette dei 30 turni previsti è settimo, con 10 punti di ritardo sulla capolista Rubin Kazan - quanto appunto il fatto che mancherebbero i tempi tecnici per chiudere il contenzioso con l'Inter.

SORPRESA KORNEEV — Ma attenti al terzo incomodo. Da due settimane infatti il nuovo direttore sportivo dello Zenit è Igor Korneev. Oltre che un ex giocatore del Cska Mosca, Korneev è infatti uno degli assistenti di Guus Hiddink, selezionatore della nazionale russa. Il peso di Korneev si è visto di recente, appunto con la cacciata di Advocaat, che si era lamentato di non essere stato consultato sul mercato (vedi Rosina). Ecco che, soprattutto se Mancini dovesse perdere troppo tempo, non è da escludere un utilizzo di Korneev nella doppia veste di tecnico e dirigente.

Fonte: Gazzetta dello sport
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1 comments

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