“Il terzo posto? Speriamo sia un sogno che possa diventare realtà”. Samir Handanovic, portiere dell’Inter, ieri ha svelato le carte. L’Inter, in cuor suo, spera ancora nel terzo posto. L’iniezione di ottimismo è arrivata grazie alle vittorie con Sassuolo e Fiorentina, che hanno ridato fiducia e grinta all’ambiente nerazzurro, mortificato da un gennaio infernale. L’arrivo di Hernanes, il recupero psicologico di Guarin, il ritorno di Icardi, la vena ritrovata sotto porta di Palacio, la solidità difensiva grazie al rigenerato Samuel. Tutti fattori che hanno ridato il sorriso a Mazzarri e al suo staff. E che rischiano di contagiare positivamente anche la rosa, prima un po’ depressa, dell’Inter.
SFRUTTARE GLI IMPEGNI DI NAPOLI E FIORENTINA – Per puntare al terzo posto, è innegabile, la squadra nerazzurra deve sperare in un calo di rendimento da parte di chi in questo momento la precede. Il Napoli, a quota 50 in classifica, ha 11 punti di vantaggio sull’Inter. La Fiorentina ne ha 5. Entrambe, però, puntano forte sull’Europa League, che tra febbraio e marzo potrebbe prosciugare energie preziose. Il Milan lo scorso anno per arrivare terzo totalizzò 72 punti. Ma dopo 24 giornate, nel 2012/13, ne aveva 41 ed era quinto in classifica, a soli tre punti, però, dalla Lazio terza. Ovvio che a Mazzarri, e all’Inter, servirebbe una vera impresa, ma le possibilità, seppur minime, ci sono.
HERNANES E GUARIN: SONO LORO I TRASCINATORI – Per tornare competitiva, l’Inter, ha assoluto bisogno di un girone di ritorno strepitoso dei suoi due colossi a centrocampo: Hernanes e Guarin. “Il Profeta” si è subito integrato alla perfezione negli schemi nerazzurri e ha già dimostrato di poter essere decisivo. Il colombiano, abbandonate le idee di partenza, si è rimesso a pieno servizio ed è pronto a prolungare il suo contratto fino al 2017. Uno stimolo non da poco.
ICARDI, MILITO, PALACIO: SERVONO I LORO GOL – Tra le prime cinque in classifica l’Inter ha il quinto attacco come gol segnati. Fino a metà dicembre i nerazzurri segnavano addirittura più della Juve capolista, poi qualcosa si è rotto e nel 2014 in campionato sono arrivate solo 5 reti. Ecco perché il ritorno al gol di Palacio e Icardi e il recupero fisico di Milito sono fondamentali per sperare in una clamorosa rimonta. Certo, Fiorentina e Napoli dovrebbero perdere parecchio terreno, ma l’Inter avrà lo scontro diretto con gli azzurri a San Siro alla 35esima e nel ritorno l’unica trasferta difficile che dovrà affrontare sarà quella con la Roma, tra due giornate. Insomma, come dice Handanovic sarebbe un sogno, ma per il popolo nerazzurro e per dare un senso al proprio campionato, l’Inter ha bisogno di crederci fino alla fine.
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