Fuori Sneijder, il tecnico sbarcato a Milano giusto in tempo per l'allenamento della vigilia si è guardato attorno per scommettere sul baby Coutinho, in campo dal via, ma non con il difficile compito di provare a imitare il più illustre compagno: Coutinho si è mosso galleggiando fra le linee e partendo da una posizione più defilata perché trequartista non ci si può inventare per un giorno. La mossa Coutinho è stata la prima (ed unica) scommessa di Ranieri, per il resto il pomeriggio del Dall'Ara è servito per restituire al gruppo ruoli e certezze. Pazzini si è ritrovato al centro del pianeta Inter dopo due panchine consecutive contro Palermo e Roma in campionato e il secondo tempo del naufragio di Novara sulle gambe. Risultato? Il Pazzo non ha sbagliato un colpo: sua la rete del vantaggio, suoi i continui appoggi a creare la superiorità numerica, suo il tacco a invitare Milito, steso da Morleo e decisivo dal dischetto per il gol del 2 a 1 nerazzurro. Oltre Pazzini, la tappa di Bologna ha rimesso in moto forza e muscoli di Cambiasso e Zanetti. E se loro, i senatori, decidono di impossessarsi della sfida, per l'Inter la stagione può ricominciare ad alimentare illusioni. Cambiasso ha dato ritmo e fosforo ai compagni, Zanetti non ha mai staccato la spina e ha dato la scossa dopo che Diamanti era riuscito a pareggiare (ingenuo il fallo da rigore di Samuel su Portanova, chirurgico il tiro dal dischetto del fantasista rossoblù). L'Inter esulta, Ranieri cammina a fari spenti. Il primo tempo di ieri è stato un ritorno al passato, l'inizio della ripresa un po' meno perché, a tratti, si è rivista una truppa nerazzurra impaurita. Poi, negli ultimi nove minuti, la svolta e i tre punti. Pazzini più Milito più Lucio: questi i tre tenori sotto rete di Ranieri. Un gol frutto di un'azione da calcetto - rapida e precisa - quello del Pazzo, una rete di rigore quella del Principe Milito e una di potenza quella, di testa, del brasiliano Lucio. Nel pomeriggio dell'Inter c'è stato anche il palo di Forlan e la traversa di Cambiasso. «Non era l'Inter che avevo studiato prima che arrivasse Ranieri: ci hanno battuto - così il tecnico del Bologna Bisoli - con umiltà e aspettando l'intuizione del campione...». Il calcio di Ranieri è semplice, facile, logico: non c'è Sneijder, spazio a Coutinho, ma Coutinho non ha i movimenti naturali del trequartista e, quindi, per il baby brasiliano il campo da divorare è un po' più spostato a destra. Questo il ragionamento del nuovo condottiero nerazzurro già sintnizzao sulla notte di Mosca. «Sarà una battaglia, dobbiamo recuperare punti anche in Champions...», così Ranieri. A Mosca, non ci saranno Sneijder, Stankovic, Thiago Motta, forse Obi, tutti centrocampisti (mancherà all'appello anche Muntari perché non iscritto alle liste Champions). Nell'infermeria del Bologna, invece, rientra Gillet: già svenuto mercoledì scorso a Torino dopo un colpo alle testa per un contatto con Pepe, è svenuto anche ieri dopo un contrasto con Muntari che gli ha messo sottosopra la spalla. lastampa.it
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Ranieri aggiusta l'Inter: prima vittoria
Posted by Roxblog
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14:52
Fuori Sneijder, il tecnico sbarcato a Milano giusto in tempo per l'allenamento della vigilia si è guardato attorno per scommettere sul baby Coutinho, in campo dal via, ma non con il difficile compito di provare a imitare il più illustre compagno: Coutinho si è mosso galleggiando fra le linee e partendo da una posizione più defilata perché trequartista non ci si può inventare per un giorno. La mossa Coutinho è stata la prima (ed unica) scommessa di Ranieri, per il resto il pomeriggio del Dall'Ara è servito per restituire al gruppo ruoli e certezze. Pazzini si è ritrovato al centro del pianeta Inter dopo due panchine consecutive contro Palermo e Roma in campionato e il secondo tempo del naufragio di Novara sulle gambe. Risultato? Il Pazzo non ha sbagliato un colpo: sua la rete del vantaggio, suoi i continui appoggi a creare la superiorità numerica, suo il tacco a invitare Milito, steso da Morleo e decisivo dal dischetto per il gol del 2 a 1 nerazzurro. Oltre Pazzini, la tappa di Bologna ha rimesso in moto forza e muscoli di Cambiasso e Zanetti. E se loro, i senatori, decidono di impossessarsi della sfida, per l'Inter la stagione può ricominciare ad alimentare illusioni. Cambiasso ha dato ritmo e fosforo ai compagni, Zanetti non ha mai staccato la spina e ha dato la scossa dopo che Diamanti era riuscito a pareggiare (ingenuo il fallo da rigore di Samuel su Portanova, chirurgico il tiro dal dischetto del fantasista rossoblù). L'Inter esulta, Ranieri cammina a fari spenti. Il primo tempo di ieri è stato un ritorno al passato, l'inizio della ripresa un po' meno perché, a tratti, si è rivista una truppa nerazzurra impaurita. Poi, negli ultimi nove minuti, la svolta e i tre punti. Pazzini più Milito più Lucio: questi i tre tenori sotto rete di Ranieri. Un gol frutto di un'azione da calcetto - rapida e precisa - quello del Pazzo, una rete di rigore quella del Principe Milito e una di potenza quella, di testa, del brasiliano Lucio. Nel pomeriggio dell'Inter c'è stato anche il palo di Forlan e la traversa di Cambiasso. «Non era l'Inter che avevo studiato prima che arrivasse Ranieri: ci hanno battuto - così il tecnico del Bologna Bisoli - con umiltà e aspettando l'intuizione del campione...». Il calcio di Ranieri è semplice, facile, logico: non c'è Sneijder, spazio a Coutinho, ma Coutinho non ha i movimenti naturali del trequartista e, quindi, per il baby brasiliano il campo da divorare è un po' più spostato a destra. Questo il ragionamento del nuovo condottiero nerazzurro già sintnizzao sulla notte di Mosca. «Sarà una battaglia, dobbiamo recuperare punti anche in Champions...», così Ranieri. A Mosca, non ci saranno Sneijder, Stankovic, Thiago Motta, forse Obi, tutti centrocampisti (mancherà all'appello anche Muntari perché non iscritto alle liste Champions). Nell'infermeria del Bologna, invece, rientra Gillet: già svenuto mercoledì scorso a Torino dopo un colpo alle testa per un contatto con Pepe, è svenuto anche ieri dopo un contrasto con Muntari che gli ha messo sottosopra la spalla. lastampa.it
Un passo alla volta...speriamo in bene.
RispondiEliminaUn saluto.
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RispondiEliminaThanks!
Frank
frank641w@gmail.com
Con Ranieri sono fiducioso.... mi sembra l'uomo giusto al posto giusto. E' una grande occasione anche per lui per vincere finalmente qualcosa.
RispondiEliminaIn bocca al lupo!!!