Parte domenica da Pinzolo, in Trentino, l'avventura della nuova Inter targata Gasperini che raggiungerà, attorno a mezzogiorno, la località sede del ritiro nerazzurro fino al prossimo 21 luglio. Dopo alcune stagioni di 'esilio americano', i campioni del mondo ritornano così in Italia, scegliendo per la preparazione della stagione post-Leonardo quella che ormai si può considerare una delle capitali del calcio estivo italiano, avendo ospitato fino allo scorso anno la Juventus e prima ancora Milan e Roma, ma anche ilNapoli di Maradona e gli inglesi delManchester City. Per venire incontro al meglio alle esigenze di Gasperini, è stata allestita una nuova palestra con attrezzature d'avanguardia, nuovi spogliatoi e realizzato un nuovo manto erboso ai campi mentre nell'Inter Village, attorno al campo d'allenamento, le migliaia di tifosi che già sono affluiti a Pinzolo avranno la possibilità di svolgere attività e partecipare ad iniziative che vedranno coinvolti giocatori ed ex campioni della squadra nerazzurra.

Intanto, arrivano, tramite Inter Channel, le prime parole da giocatore nerazzurro di Luc Castaignos (nella foto AP/LaPresse). L'attaccante olandese ha raggiunto Pinzolo con i dieci talenti Inter che hanno inaugurato le sedute d'allenamento allo stadio "Pineta" e, nella hall dell'hotel Beverly, che ospita la squadra di Gian Piero Gasperini, ha rilasciato la sua prima intervista. "Difficile trovare tante parole per spiegare la soddisfazione di essere arrivato in un grande club come l'Inter", premette Luc Castaignos.

In Olanda, con la maglia del Feyenoord, ha segnato tanti gol conquistandosi l'interessamento dei grandi club: "È vero, ho confidenza con i gol e, potendo giocare in una grande squadra, può essere anche più facile". Dei campioni nerazzurri, nuovi compagni, conosce tutti ("Wesley Sneijder di più perchè è olandese"), ma per esempio ha già giocato contro Luca Caldirola, nella passata stagione al Vitesse: "Contro di lui ho realizzato il primo gol in campionato...".

Castaignos chiude definensoi un attaccante "veloce" che 'vede' la porta. "Assomiglio a Henry? Lo hanno detto in tanti, ma io sono io e lui è luì", conclude.