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Fin dal primo giorno era considerato con Delio Rossi la soluzione più semplice. Disoccupato dal novembre scorso, quando si ruppe l'intesa con Preziosi (che ne ha caldeggiato l'ingaggio all'Inter, così si è liberato di uno stipendio), Gasperini non avrebbe posto condizioni all'occasione della vita. La «sua» Juve l'aveva ignorato e l'aveva già scottato il Napoli, mettendolo in preallarme prima che scoppiasse la pace tra De Laurentiis e Mazzarri: perdere un altro treno lo avrebbe forse condannato a non salire mai nel calcio internazionale. Moratti avrebbe potuto chiamarlo subito e chiuderla lì. Invece si è avventurato nel giro delle sette chiese e si è fermato soltanto alla sesta quando ormai l'«appeal» dell'Inter era stato messo in discussione. Questo sarà il peccato originale. Uno spogliatoio di tipini che hanno fatto le scarpe a Benitez e non facilitarono il lavoro di Mancini può approfittare della posizione debole in cui Gasperini si troverà all'inizio.
Un minimo di garanzia gliela offre il contratto biennale da 1,2 milioni netti a stagione, con la postilla che prevede la risoluzione dopo il primo anno se fallisce l'ingresso in Champions. In ogni caso, qui si vedrà se l'Inter ha un'organizzazione societaria capace di prevalere sui calciatori o se Moratti si farà condizionare dai boss dello spogliatoio. La possibile sponda sono gli ex del Genoa: Ranocchia ha poco peso specifico, ma Thiago Motta e Milito, che lanciò in Italia, lo possono aiutare. L'altro problema è come Gasperini si adatterà a un livello più alto: Del Neri ci ha rimesso le penne, lui dovrà confrontarsi con le grandi pressioni e lo può sorreggere aver respirato per anni le atmosfere della Juve, al tempo in cui vinceva. Per il resto Gasperini, assistito dal vice Caneo e dal tattico Trucchi, ha tutto per convincere.
Sa mettere in difficoltà l'avversario (a San Siro incartò Mourinho), ga- Lucio rantisce un'ottima preparazione fisica, al Genoa diede un'aggressività e un dinamismo straordinari su cui costruire le partite più belle, anche se gli costavano qualche battuta a vuoto in difesa. Con l'Inter dovrà forse modificare l'assetto che gli piaceva di più: il 3-4-3 è possibile ma non sarà un dogma perché per età e corsa qualche nerazzurro andrebbe in difficoltà. Saprà cambiare, se serve, e poi spera che Moratti e Branca seguano i suoi consigli di mercato. Il primo acquisto, a 5 milioni, rischia però di dare il via a una dismissione: Jonathan Cicero Moreira, 24 anni e passaporto portoghese, laterale destro del Santos, potrebbe infatti liberare Maicon. Si parla pure di Palacio: altro pezzo di Genoa, così Preziosi avrà una ragione in più per rallegrarsi. E se Eto'o insisterà nell'andarsene, Tevez farebbe al caso suo per la duttilità in attacco.
lastampa.it
Non sono particolarmente convinto, spero possa stupirmi, condivido in pieno "...se l'Inter l'ha allenata Leonardo, può farlo benissimo anche lui ...", frase a dir poco perfetta.
RispondiEliminaSperiamo in bene.
Un saluto.