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Kuyt, gran voglia di Inter: «Benitez, portami in Italia»

Dirk il pescatore getta le reti: «Benitez è un grande tecnico, ci scam­biamo di continuo messaggi col cellulare...». Dirk ha voglia di pescare l'Inter: «Grande squadra, e poi ho chi me ne parla di continuo (Sneijder, n.d.r.)». Ma Dirk non vuole farsi buttare a mare dagli inglesi: «Al Liverpool sto bene, sia chiaro, ho due anni di con tratto. Del mio futuro se ne oc cupa il mio agente, adesso c'è il Mondiale, vediamo». Dirk Kuyt, «kait» come di cono gli olandesi, 30 anni, da bambino passava le giornate sul peschereccio del padre, davanti al mare di Katwijk. Era il piccolo ma rinaio che, appollaiato a prua, indicava dove puntare. A cinque anni Dirk ha cominciato a giocare a pallone, ma a diciassette era sem pre nella stessa squadra, i Quick Boys. Così da centravanti rurale, possente ma legnoso, una sera, guardando il ponte del pescherec cio coperto di paranze, Dirk si era convinto che avrebbe fatto il pescatore. Invece pesca rono lui: arrivò l'Utrecht. E poi il Feyenoord. E il Liverpool. E adesso è qui, nella mixed zo ne del Green Point, dopo l'ultima vittoria de gli Orange. Da buon pescatore, Dirk sa aspettare. Ma all'orizzonte non c'è un mare piatto. Kuyt è protagonista al Mondiale, stimato da Beni tez, seguito dall'Inter, ha una moglie, Gertru de, ex infermiera in un ospizio, con cui por ta avanti attività di beneficenza. Quando sco pre che c'è un giornalista italiano lungo il tra gitto che i giocatori percorrono dallo spoglia toio al pullman, si ferma, sorride, appoggia il trolley alla transenna. «Piacere, Dirk», co mincia allungando la mano. Ha una stretta poderosa, il polso quadrato è solcato da vene che si avvolgono attorno all'avambraccio. Niente tatuaggi. Per il resto, ha molte altre cose: il viso chia ro come un cheesecake, i capelli biondi pet tinati all'indietro. E una certa voglia di parla re all'Italia. C'entrerà qualcosa l'Inter? Forse. Perché qui, mentre qualcuno lascia il Mon­diale e qualcun altro solo lo stadio, la sola parola Inter ge nera sorde convulsioni. Sa muel Eto'o si fa serio e scap pa. Sneijder dice:«Non faccio commenti, sono ai Mondiali». Ah, vabbé. Kuyt è un'altra cosa. Con­fessadi essere sempre in con tatto con Rafa, mima in modo divertente con la mano lo scambio frenetico di messaggi.«Pronto per l'Inter? E' una gran de squadra e adesso ha un tecnico con cui ho un rapporto eccezionale, quindi...».

corrieredellosport.it
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