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L'Inter verso la sfida di Siena, l'ultimo ostacolo con l'anima romanista

I tifosi giallorossi di motivi per sperare apparentemente non ne avrebbero tanti. Il Siena è matematicamente retrocesso, l'Inter ha 79 punti in classifica e domenica vincendo si aggiudicherebbe il suo diciottesimo Scudetto. I valori in campo sono nettamente diversi: il Siena è la squadra che finora ha vinto meno, sette partite a pari merito col Livorno, l'Inter quella che ha più vittorie nel suo tabellino insieme alla Roma, ventitré. Siena peggior difesa della Serie A con sessantasei gol subiti, Inter miglior attacco con settantaquattro.

Eppure la lotta per aggiudicarsi il primo posto in classifica tra Inter e Roma non sembra conclusa. Domenica la squadra nerazzurra passerà all'Artemio Franchi di Siena e il presidente Mezzaroma ha parlato chiaro: «Noi salutiamo la Serie A con gli occhi del mondo addosso e ci teniamo a fare bella figura. Non esiste nessun premio a vincere. E' illegale e soprattutto è lontanissimo dalla mia idea di sport. Il premio di cui si è parlato era in realtà il premio per la salvezza stanziato diverso tempo fa». Quindi la partita il Siena la giocherà col massimo della sportività anche per evitare le polemiche che sono seguite a Lazio-Inter e che sono arrivate fino in parlamento. Mourinho in settimana aveva acceso il dibattito: «Se è vero che il presidente del Siena è felice se ci battono e ha promesso lo stesso premio che avrebbe dato se si fossero salvati, avranno motivazioni in più». A questa dichiarazione però è seguita quella di Mezzaroma e l'intervento della Commissione disciplinare nazionale che ha deferito l'allenatore per aver espresso “giudizi lesivi nei confronti di società e persone operanti nell'ambito federale”.

Dalle dichiarazione dei diretti interessati quindi sarà partita vera. Il Siena inoltre di punti di contatto con la Roma ne ha parecchi. Motivo per cui i tifosi romanisti possono sperare che la squadra bianconera faccia risultato. Il primo è proprio il presidente: Massimo Mezzaroma, che ha preso le redini della squadra toscana a gennaio. E' figlio di Pietro Mezzaroma, che nel 1993, insieme a Franco Sensi, aveva acquistato la Roma per poi lasciarla completamente a Sensi che l'ha presieduta fino al 2008 prima dell'avvento della figlia Rosella.

Poi l'allenatore in seconda: Ezio Sella. Dal 1993 nelle giovanili della Roma, prima di traghettare la prima squadra giallorossa a fine campionato insieme a Nils Liedholm nella stagione '96-'97. Sella ne fu l'allenatore dopo il pessimo inizio di Carlos Bianchi. L'anno successivo tornò ad allenare la Primavera della Roma fino al 2000, quando lasciò le giovanili giallorosse per vincere il campionato di serie C col Palermo, il cui presidente era lo stesso Franco Sensi.

Inoltre diversi giocatori: Aleandro Rosi, terzino destro senese, nasce nel vivaio della Roma e vi gioca fino al 2007 prima di andare a farsi le ossa in giro per l'Italia. Adesso è in comproprietà fra le due società. Anche Gianluca Curci, portiere bianconero, è stato portiere dei giallorossi ed anche lui è uscito dallo stesso vivaio di Trigoria. Ceduto nel 2008 in comproprietà, il cartellino è ancora a metà fra le due squadre.

La partita sarà accesa anche perchè il Siena vorrà rifarsi dopo il 4-3 subito all'andata a S.Siro. In quell'occasione l'Inter riusci a ribaltare il risultato in cinque minuti. Con una punizione di Sneijder all'89° e un gol di Samuel al 94°. Al termine della partita l'allenatore del Siena Malesani si lamentò per la regolarità del fallo da cui scaturì la punizione che Sneijder segnò «Non accetto questi errori, abbiamo perso per una punizione inventata».

ilmessaggero.it
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