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Mancini: «In questa Inter c'è anche qualcosa di mio»

Felice per l'impresa del Camp Nou, Roberto Mancini applaude la sua ex squadra e in vista della finale di Madrid vede l'Inter favorita sul Bayern Monaco. Nessuna invidia, il tecnico del Manchester City è sinceramente contento per la qualificazione dei ragazzi di Josè Mourinho, protagonisti di una grande partita: «Sono molto felice sia per la famiglia Moratti, che attendeva questo risultato da tempo, sia per i giocatori - le parole di Mancini -. D'altronde almeno l'80% di questi ragazzi c'erano già ai miei tempi e insieme abbiamo cominciato a vincere».

INTER FAVORITA - Al Camp Nou ha prevalso l'organizzazione difensiva dell'Inter, una trincea insuperabile. «D'altronde quando giochi contro il Barcellona e dopo meno di mezz'ora rimani in inferiorità numerica non puoi che difenderti e aspettare. Il merito di questo risultato è di Mourinho, che ha preparato bene la partita, e della squadra». Ora solo il Bayern può negare la gioia della terza coppa europea ai nerazzurri. «Credo che l'Inter sia la favorita, ci spero proprio. Non andrò a Madrid, la guarderò alla televisione. Ma una finale, in quanto gara secca, può anche sfuggire ai pronostici della vigilia». QUARTO POSTO - A proposito della corsa del suo City verso il quarto posto in Premier League, che vale la qualificazione alla prossima Champions League, Mancini è ottimista nonostante i Citizens debbano recuperare una lunghezza sulla coppia Tottenham e Aston Villa (che però ha giocato una partita in più). «Ci attendono una semifinale (sabato contro l'Aston Villa, ndr) e una finale (mercoledì contro il Tottenham, ndr), due partite decisive. La Champions dipende solo da noi. Stiamo bene, ma a questo punto della stagione più che giocare bene a me interessa vincere le partite che mancano al termine».

DIVORZIO POSSIBILE - Nonostante il contratto firmato lo scorso dicembre fino al 2013, continuano a circolare dubbi sul suo futuro a Manchester. In caso mancasse il quarto posto, c'è chi pensa che ci sarà un divorzio anticipato. «Non sono io che prendo queste decisioni. Il mio compito è di preparare al meglio la squadra e farla giocare bene. Quello che posso dire è che voglio e spero di restare, a prescindere dalla qualificazione in Champions. Questa squadra è cresciuta molto in questi mesi ma deve crescere ancora. E poi c'è un gusto particolare nel fare la storia in un club come il City che non ha vinto tanto in passato. Col Real Madrid sono capaci di vincere tutti».

CASO TEVEZ - Mancini pensa di restare, dunque. Meno certo il futuro di Carlos Tevez che nelle ultime settimane non ha nascosto una certa insoddisfazione per i metodi di allenamento dell'italiano, ritenuti troppo duri. «Non credo che esista un caso Tevez. Con lui ci siamo parlati e chiariti e adesso si sta allenando bene. Poi certo, se a fine stagione non sarà felice e chiederà di andarsene, non lo tratterremo contro la sua volontà» le parole di Mancini.

corrieredellosport.it
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