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Uno squillo all’ora di pranzo L’Inter si mangia il pandoro

Dopo il gelo che chiude le gradinate, ecco il campo dei poveri. Impossibile giocare a calcio al Bentegodi, una vergogna per lo sport più popolare d’Italia, sabbia, buche, trappole, non è così che arriva lo spettacolo. Il Chievo si adegua, l’Inter fa tre punti all’ora di pranzo, prosegue la fuga e conquista il titolo di campione d’inverno. Ha iniziato l’anno come lo aveva finito anche senza Eto’o, Muntari, Stankovic, Thiago Motta, Samuel e Cambiasso, non ha offerto uno spettacolo memorabile ma il Chievo non ha mai calciato in porta. José Mourinho presenta un 4-2-3-1 con Milito unica punta. La partita gira al 12’ del primo tempo quando l’Inter segna due gol in tre secondi, calcia Balotelli servito da Sneijder e Yepes respinge oltre la riga di porta, l’azione prosegue, irrompe Pandev, al debutto, e di testa ribadisce in rete. A quel punto Pierpaoli indica il dischetto del centrocampo ma la rete è evidentemente di Balotelli.

Il Chievo reclama perché sull’avvio dell’azione interista c’è un contatto in area fra Pellissier e Cordoba. L’attaccante da dietro va a cercare il difensore e poi sembra accentuare la caduta. Il contropiede è micidiale e su quel gol l’Inter costruisce il successo, smette di giocare, evita su quel campo un pericolosissimo possesso palla e non si rende più pericolosa dalle parti di Sorrentino. Gravissimo infortunio per Cristian Chivu che in uno scontro aereo con Pellissier ha riportato una frattura al cranio ridotta all’ospedale Borgo Trento di Verona con un intervento durato due ore.
L’Inter esce dal campo con sei ammoniti, Balotelli diffidato salterà il Siena. Dichiarazioni forti di SuperMario a fine gara per i fischi ricevuti: «Il pubblico di Verona mi fa sempre più schifo». Reazione di tutta la città, sindaco Flavio Tosi in testa e a ruota il presidente Campedelli e l’allenatore Di Carlo.

ilgiornale.it
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