INTER RIDISEGNATA DALLO SPECIAL ONE - Una squadra costruita dal portoghese secondo le sue convinzioni. "Anno dopo anno ho portato cambiamenti in base alla mia filosofia e alle mie idee. In attacco ho quel tipo di giocatori che mi piacciono, che sanno tenere palla e giocare, non solo segnare gol. Un giocatore come Wesley Sneijder, un centrocampista creativo, non lo avevamo la scorsa stagione. Lucio nel gioco aereo è superiore ai difensori dello scorso anno. Abbiamo più possibilità di successo". Se il campionato sembra già prenotato dopo la vittoria sul Milan, la conquista dell'Europa è invece una partita ancora tutta aperta. A febbraio, negli ottavi di Champions, i nerazzurri sono attesi dunque dal Chelsea, in passato allenato proprio dall'attuale timoniere interista. "Sappiamo di dover affrontare una super squadra, ma anche il Chelsea sa che non sarà facile per loro. Li conosco bene e anche loro mi conoscono. I giocatori conoscono la mia mentalità e il mio modo di essere leader. In questo senso nessuno è avvantaggiato".
LA SFIDA MOU-ANCELOTTI - Mourinho quindi fissa le priorità: "Dobbiamo vincere il campionato perché come ho sempre detto è la squadra migliore che si impone. In Champions è diverso perché ci sono fattori di fortuna che possono incidere: il momento della squadra, la situazione positiva o negativa di un singolo giocatore". Suo prossimo avversario Carlo Ancelotti, con il quale non è mancato in passato qualche scontro dialettico. "Il mio record contro Ancelotti è ok, niente di speciale. Lo scorso anno abbiamo vinto un derby a testa, ma quando ero al Porto mi ha battuto in Supercoppa. Non è quel tipo di allenatore che ho battuto dieci volte senza mai una sconfitta".
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