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Mourinho a 360 gradi "Sì, sono un bauscia"

Josè Mourinho parla a Inter Channel. Il tecnico portoghese risponde, nell'ambito della nuova trasmissione mensile MOURINHO@interchannel.org, alle domande dei lettori e si racconta a 360 gradi. Ecco un estratto delle dichiarazioni più interessanti.

KHRIN — "Ha tutto quello che mi piace in un ragazzo di 18 anni. E' molto serio nel suo lavoro, con talento, disciplina e per questo ha già giocato con noi in prima squadra. Gli auguro un grande futuro perché la sua personalità è come serve a un giovane giocatore".

SOSTEGNO DEL PUBBLICO — "Io non gioco, penso, analizzo e cerco di isolarmi da quel che succede in tribuna. Ho occhi solo per la partita, ma per chi è in campo l'appoggio o meno fa una differenza incredibile: è come giocare in 12 o in 10. E' fondamentale per l'autostima dei giocatori".

MUNTARI — "E' un bravo giocatore, utile alla squadra per le sue caratteristiche. Con noi ha vissuto un periodo meno positivo, ha avuto qualche fragilità a livello psicologico. Ha bisogno dell'aiuto di allenatore, compagni e pubblico e mi sembra che nel suo momento peggiore non abbia avuto l'aiuto di San Siro. Mi piace che in questi 15 giorni abbia lavorato con tranquillità e nella trasferta con il Genoa troverà un ambiente diverso".
GIOVANI — "Santon e Balotelli il futuro dell'Inter? Dipende da loro"


Murinho è alla seconda stagione all'Inter. Ap
DON CHISCIOTTE — "Combattere contro i mulini a vento mi piace perché fa parte un po' della mia storia di allenatore. Dai tempi del Porto, contro il Benfica che gode dell'attenzione popolare, fino al Chelsea che quando sono arrivato era l'unico club in mani straniere. Ora all'Inter dove non è facile essere presidente o allenatore e neanche tifoso".

MENTALITA'" — Difficile, impossibile che Italia, Spagna e Portogallo riescano ad arrivare al livello di sportività dell'Inghilterra. A Londra, dopo le partite, non avevo due ore da fare con la stampa, ma solo 10 minuti di interviste; uscivo in auto coi miei collaboratori e arrivavo a casa in 10-15 minuti. A fianco avevo la gente che lasciava lo stadio, i tifosi dei due club, era spettacolare. Era una vita sociale completamente diversa".

ESTEBAN UBIQUO — Cambiasso più avanti? Due sarebbero perfetti. Uno dieci metri più avanti e uno più indietro. Sarebbe perfetto. ma ne abbiamo uno solo e quando si infortuna nessuno. Se gioca 10 metri davanti ci manca quello che può darci se gioca più indietro".

"Fare qualcosa senza essere uno dei migliori non è per me"
ECCELLENZA — "Ho smesso di giocare a calcio a 21-22 anni, conciliare gli studi con l'attività professionistioca era difficile. Ero intelligente e ho capito che non potevo essere uno dei migliori. E fare qualcosa senza essere uno dei migliori non è per me".

CENTROCAMPISTA O ATTACCANTE? — "Cassano per me è un grande attaccante con grande creatività e dinamica. Non ha le caratteristiche per giocare a centrocampo".

BAUSCIA — "I tifosi dell'Inter hanno un'alta opinione di se stessi e si definiscono Bauscia? Anche io sono un bauscia".

INTER A VITA — "Wenger è da 15 anni allenatore dell'Arsenal e non vince neanche una Carling Cup da sei anni. Benitez non ha mai vinto un campionato in 6 anni e continua a essere allenatore del Liverpool. Non è questa la mentalità italiana, io per rimanere qui devo vincere e fare bene".

INVIDIA — "Mia nonna diceva che il giorno in cui la gente non mi invidia devo preoccuparmi. Forse qualcuno mi critica per invidia".

gazzetta.it


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