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Le sorprese di Nedved: ora la clamorosa tentazione Inter


Ultima partita del campionato 2008-09 anche per la Juve di Pavel Nedved. Il ceco ha dato l'addio alla Juventus, ma ancora non è chiaro se continuerà a giocare da un'altra parte oppure smetterà con il calcio. A pochi minuti dalla fine Pessotto alza la lavagna con il numero 11 e tutti i gioca tori, compreso Buffon, travol­gono Nedved con un enorme, fantastico abbraccio di gruppo. Il ceco si commuove, restituisce la fascia a Del Piero, esce, abbraccia Ferrara e tutti i ragazzi della panchina. A fine gara la festa continua. Tutti i giocatori (compreso Trezeguet, che potrebbe lasciare la Juve e ha mandato baci al pubblico che l’acclamava) e i membri dello staff tecnico indossano la ma glia numero 11 e si piazzano a comporre un corridoio in mez­zo al quale, chiamato dallo spe aker e invocato dalla gente, passa Nedved con i figli Pavel e Ivana («Come i genitori: quan do noi non ci saremo più, ci sa ranno sempre un Pavel e una Ivana a volersi bene» disse un giorno). Comincia il giro di campo dei saluti, da oggi la Ju ve è in vacanza. Ma in realtà il giro lo fa solo Pavel: i compa gni lo scortano da lontano, per non rubargli la scena. In sottofondo la colonna sonora del Gladiatore, scelta non casuale. Del Piero consegna a Nedved una maglia firmata dai compagni: il numero, 327, indica le partite in bianconero.

E mentre nasce un clamoroso interessamento dell’Inter per il centrocampista che ha lo stesso procuratore di Ibrahimovic, Pavel racconta le sue emozioni: «E’ un giorno difficilissimo, ma bellissimo. Ho visto tanto affetto da parte dei compagni e dei tifosi, il gesto di Del Piero è stato splendido. Ora posso smettere tranquillo: abbiamo fatto gran di cose. La mia maglia numero 11 va ad Amauri, che ci teneva. Oggi ho finito di correre e dedi cherò il tempo libero alla fami glia». Il suo procuratore Raiola, in realtà, dice che adesso la pensa così, ma che tra dieci giorni ricomincerà a correre e ad allenarsi. Dove? Forse sui campetti di Appiano Gentile!

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