Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Per tre italiane continua l'avventura dietro le corazzate Gb e spagnola

Inglesi e spagnoli fanno l'en plein con quattro club ciascuno, poi tre squadre italiane, due image portoghesi, una francese, una tedesca e una greca. Dopo 96 partite e 247 gol si è chiusa la prima fase della Champions League. Passano come prime Roma, Panathinaikos, Barcellona, Liverpool, Manchester, Bayern, Porto e Juventus. Come seconde: Chelsea, Inter, Sporting, Atletico Madrid, Villarreal, Lione, Arsenal, Real Madrid. Ci si rivedrà a marzo per gli ottavi che opporranno le prime alle seconde, secondo i criteri del sorteggio.
L'ultima giornata della fase a gironi si chiude con delusioni, brividi e grandi gioie. L'Inter perdendo a Brema ha detto addio al primo posto nel girone e adesso rischia un sorteggio bollente. La Juventus non è riuscita ad andare oltre lo 0-0 con i bielorussi del Bate Borisov: Giovinco ha sprecato clamorosamente un rigore, mostrando incertezza e sparando il pallone alto sulla traversa. Per il resto niente più che un allenamento, bastava non perdere. Il gruppo Ranieri chiude a pari punti col Real Madrid che dopo l'esonero di Schuster e l'arrivo di Ramos ha strabattutto lo Zenit: bianconeri primi in virtù degli scontri diretti entrambi vinti con gli spagnoli. La grande gioia è ovviamente della Roma che battendo nettamente il Bordeaux ha chiuso anch'essa per prima. E un po' di soddisfazione alla fine la trova giustamente anche la Fiorentina che vince con un gol dell'immancabile Gilardino in casa della Steaua Bucarest.
Roma e Juventus, in virtù del primo posto, sperano in un buon sorteggio, anche se il Real Madrid per la Roma (non per la Juve che lo ha già avuto nel girone H) rischia di essere un ostacolo durissimo (ma non bisogna dimenticare che lo scorso anno i giallorossi eliminarono gli spagnoli proprio agli ottavi). L'Inter rischia invece di trovarsi contro Manchester o Barcellona: la squadra di Guardiola e Messi ha letteralmente dominato questa prima fase ed è pericolosissima, una delle favorite al titolo finale.

I VOTI
Roma 8 - La sconfitta col Cluj aprì una crisi che la Roma ha richiuso in maniera brillante, qualificandosi addirittura al primo posto, per la prima volta nella sua storia di partecipazioni alla Champions. Due sconfitte (col Cluj appunto e un'altra di misura a Londra) ma poi quattro brillanti vittorie, tre addirittura consecutive. Ritrovato Totti, che continua a ripetere di volere la finalissima di Roma, è stata una marcia molto decisa. Finire davanti al Chelsea è una bella soddisfazione. Il rischio adesso è la troppa euforia.
Inter 6 - Il voto tiene conto comunque della qualificazione, ma la delusione è forte. Per l'Inter la Champions è fondamentale, è il suo obiettivo principale visto che di scudetti ne ha vinti già 3 consecutivi. Una qualificazione non brillante in un girone inoltre più facile di altri, dove il club nerazzurro era senz'altro quello più di spicco. Due pareggi, due sconfitte, entrambe proprio in chiusura del girone, e due sole vittorie, di cui una sola bella e concreta: la prima ad Atene col Panathinaikos. In Europa Mourinho ha alternato moduli e formazioni senza riuscire a costruire la copia perfetta della squadra che sta dominando in campionato. Squadra Ibra-dipendente che però in Champions ha segnato un solo gol, ininfluente sul risultato, proprio martedì a Brema. Per febbraio servirà l'Inter formato campionato.
Juventus 8 - Anche la Juve, come la Roma, ha curato la crisi di inizio stagione con una Champions che ha avuto dei picchi eccezionali con le due vittorie contro il Real Madrid. Un Real in crisi forse, ma pur sempre il Real. E comunque al Bernabeu un Del Piero stratosferico, quasi ai migliori picchi della sua carriera pur avendo 34 anni suonati. Per il resto c'è stata qualche partita non brillante - come contro lo Zenit o il Bate - certo, ma intanto è l'unica italiana a non aver mai perso. Nella parte iniziale della stagione la Juve ha sofferto probabilmente proprio il doppio impegno ritrovato dopo due anni senza Coppa per i noti fatti. E proprio in Champions Ranieri è riuscito ad assemblare e tenere insieme la vecchia guardia (Del Piero, Nedved etc) con la nuova (Sissoko, Marchionni etc).
Fiorentina 6 - La vittoria in casa della Steaua le rende giustizia, anche se qualche sbandamento c'è stato, anche se l'Europa è stata comunque traumatica. Ma in ogni caso contro avversari più esperti come Bayern e Lione sarebbe stato comunque difficile. La qualificazione in Coppa Uefa è una consolazione da accettare con serenità. Il vero rimpianto è stato lo 0-0 in casa con la Steaua. La Fiorentina ha un po' peccato di inesperienza internazionale, anche se gente come Mutu e Gilardino ha cercato di far pesare l'handicap il meno possibile. Il suo dovere l'ex milanista l'ha fatto tutto eccome: 4 gol non sono pochi. L'Uefa adesso non ha molto sapore, ma in primavera, andando avanti, non mancherà il gusto: a patto che non condizioni troppo Prandelli & C. in campionato.
Verso la finale di Roma. Appuntamento per il sorteggio venerdì 19, ore 12 a Nyon. Le prime qualificate di ogni gruppo si incontreranno con le seconde qualificate. Con dei barrage: no a scontri diretti fra squadre della stessa nazionalità, no a scontri fra squadre dello stesso gruppo. Da adesso in poi si procede ad eliminazione diretta con partite di andata e ritorno, non si forma un tabellone ma dopo ogni fase si procede al sorteggio per il turno successivo. La Champions adesso entra nella pausa invernale, si riprenderà a febbraio. Con queste date: ottavi di finale, 24-25 febbraio andata, 10-11 marzo ritorno; quarti di finale, 7-8 aprile andata, 14-15 aprile ritorno; semifinali, 28-29 aprile andata, 5-6 maggio ritorno. Finale mercoledì 27 maggio a Roma. Il prossimo anno la finale si giocherà al Bernabeu di Madrid e per la prima volta sarà di sabato.
Un anno fa il dominio inglese. Anche un anno fa i gironi portarono agli ottavi 3 squadre italiane su 4. Fuori la Lazio, ultima nel suo girone. Milan e Inter si classificarono per prime, per poi finire entrambe fuori agli ottavi: i rossoneri eliminati dall'Arsenal, i nerazzurri dal Liverpool. La Roma finì fuori invece al turno successivo ad opera del Manchester. Insomma pagammo carissimo contro i club inglesi, tutti e quattro qualificatisi agli ottavi e poi protagonisti fino alla finale con tanto di trionfo del Manchester ai rigori contro il Chelsea. Ma le corazzate spagnole e inglesi non sono imbattibili, coraggio.

(di FABRIZIO BOCCA)

Tags:

0 comments