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Pagelle: grandi Mascara e Ibra Male gli arbitri, troppi nervi tesi


Sufficienza al derby della capitale e, striminzita, al Milan. Mihajlovic a Bologna: bravino, ma anche fortunatissimo. Ecco le pagelle della dodicesima giornata. Arbitri, un'altra giornata no: voto 5
Il Milan batte il Chievo con un rigore che non c'era fischiato da De Marco (il fallo di Bentivoglio su Kakà probabilmente non è volontario e comincia addirittura fuori area). E anche il Cagliari batte la Fiorentina con un rigore inesistente fischiato da Gava: il difensore viola Gamberini viene addirittura buttato giù dall'attaccante del Cagliari Acquafresca. E c'era rigore anche su Gilardino. Constatazione velenosetta di Prandelli: "Dopo Palermo (il gol di mani di Gilardino punito con 2 giornate) gli episodi ci vanno contro". A Bergamo l'arbitro Brighi ne combina di tutte: assegna al Napoli un rigore dubbio per un fallo su Lavezzi, non ne fischia un altro sull'atalantino Valdes, espelle Zalayeta e alla fine protestano tutti. In Juve- Genoa c'erano stati dei problemi coi fuorigioco. Collina anche questa settimana dovrà tornare a spiegare il momento no degli arbitri. Per il Milan è il quinto rigore a favore della stagione: la polemica degli aiutini (ricordate le famose punzecchiature di Totti?), rischia di trasferirsi dall'Inter ai rossoneri.

Il derby: 6. Roma: 7, Lazio: 5
All'Olimpico una partita di grande tensione. Bruttissima nel primo tempo, piena di paura (5), più spettacolare e sbilanciata nel secondo (7). Ha deciso Julio Baptista, inserito da Spalletti in una delle tante formazioni inventate più o meno in extremis: un colpo di testa e tre punti importantissimi per la debolissima classifica della Roma. Baptista era stato finora uno dei giocatori più discussi della squadra giallorossa. La Roma - dopo il Chelsea e il piccolo e sfortunato pareggio di Bologna (ricordate l'autogol di Cicinho?) - infila un altro risultato positivo e sembra ricostruirsi lentamente. La Lazio non ha giocato in maniera brillante come altre volte. Si è accesa veramente soltanto nella ripresa quando è andata in svantaggio e ha visto avvicinarsi la sconfitta. Il tridente Rocchi-Zarate-Pandev non ha fatto nulla nel primo tempo e nella ripresa invece ha più volte sbagliato l'occasione del pareggio. Difetti di crescita.

Ibrahimovic: 8
Il Pallone d'oro non si decide nel campionato italiano. Contano di più Mondiali, Europei e Champions League. Quindi Ibrahimovic si è già messo il cuore in pace: e del resto dicono tutti Cristiano Ronaldo. L'Inter al comando ha due trascinatori: Mourinho in panchina e Ibra in campo. A Palermo i nerazzurri non stavano giocando granché, lo svedese ha dato la svolta e poi l'ha trascinata alla vittoria. Sempre presente (17 partite totali, 1641 minuti in campo), l'Inter intorno a lui ruota moltissimo ma Ibra è il leader e non manca mai. Sette gol sui 19 totali dell'Inter (ma ancora nessuno in Champions). Lo scorso anno arrivò a 17, è sulla buona strada: anzi rispettando la media attuale dovrebbe arrivare a 20.

Mascara: 9
E se Ibra prende 8 è giusto premiare anche di più Giuseppe Mascara, siciliano di 29 anni, attaccante del Catania: una tripletta che mette ko contro il Torino. Mascara ha gli stessi gol di Ibrahimovic (7), ma vuoi mettere la difficoltà di giocare nel Catania invece che nell'Inter...

Inter e Mourinho: 7,5
Sola in testa alla classifica, un primato scontato ma anche il più discusso e chiacchierato. Senza alcuna malignità o retropensiero: nel senso letterale del termine. Ormai Mourinho, la Mourinho-mania e il Mourinhismo sono l'argomento unico del nostro campionato. L'Inter non è perfetta, non pratica il calcio migliore del campionato, ma intanto in A viene da 10 risultati utili consecutivi (6 vittorie e 4 pareggi). Mourinho ha avuto addirittura la sfrontatezza di dire che avrebbe staccato la Juve. Dell'Inter si parla molto della sua linea d'attacco: Ibra, Cruz, Balotelli, Quaresma, Mancini. E Adriano, tornato in Brasile (e che sembra non rivolere nemmeno il San Paolo). Ma il vero punto di forza, numeri alla mano, è la difesa (Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell, Zanetti etc): appena 7 gol subiti. Solo che parlare di un'Inter super in difesa è molto meno glamour.

Ps. L'Inter al comando non offre alcun contributo alla nazionale (amichevole dell'Italia in Grecia). Anche contro il Palermo nemmeno un italiano in campo...

Juventus: 8
Un mezzo punto in più dell'Inter perché la Juve è partita con un forte handicap e la sua crisi di inizio stagione si è trasformata in uno straordinario trampolino di lancio: 7 vittorie consecutive (Torino, Bologna, Roma, Chievo e Genova più le due col Real). A prescindere dall'effetto Del Piero, dal mix finalmente riuscito tra nuova (Molinaro, Marchionni, Tiago etc) e vecchia guardia (Del Piero, Nedved etc) e dell'assetto finalmente trovato da Ranieri in difesa e a centrocampo con le coppie Legrottaglie-Chiellini e Sissoko-Tiago anche qui i numeri della serie positiva parlano chiaro: 15 gol fatti (11+ 4 in Champions) e appena 3 subiti. E non a caso la Juve è la seconda miglior difesa del campionato. Stessa conclusione dell'Inter: primo non prenderle...

Milan: 6-
Una vittoria striminzita, striminzita (1-0 su rigore inesistente e molto cavalleresco Ancelotti ad ammetterlo) contro il Chievo adesso ultimo. Una squadra che schiera Gattuso, Seedorf, Kakà, Ronaldinho, Inzaghi dovrebbe dominare nel gioco il Chievo. Dopo il rigore il Milan ha sfiorato più volte il 2-0 e Ronaldinho è stato fra i migliori. Problemi di gioco ci sono ancora. Resta la regolarità nei risultati che sta spingendo il Milan in alto. E di aiuti non ha certo bisogno.

Il risveglio della Samp e Cassano: 7
Un Cassano più deciso e trascinatore, e anche un gol bellissimo dalla distanza, forte ma di classe, mirato, a superare il portiere del Lecce. Appena si è tornati a parlare del Cassano scellerato, di quello che insulta gli allenatori e ne combina di tutte in ritiro - vedi l'uscita della sua autobiografia scandalo - ecco che torna il fuoriclasse. La normalità non fa per lui. Appena spunta il bravo ragazzo, il nuovo Cassano, meno pazzoide e indisciplinato, sparisce il fuoriclasse. E viceversa...

Intemperanze generali: 4
Errori arbitrali a parte visto in campo un impennarsi delle intemperanze. A Bergamo l'arbitro, sia pure non in palla, si è ritrovato davanti le durissime escandescenze dei bergamaschi: Doni su tutti. Espulso pure Del Neri. E a Udine fuori pure Marino, solitamente tranquillissimo. Ci vuole una regolata generale. Potremo infilare in questa voce anche il duello rusticano Zenga-Varriale in tv (voto 0).

Udinese: 5, Napoli: 6-, Reggina: 8
A Udine la sorpresa della giornata. L'Udinese si è concessa una domenica di riposo dopo tante settimane di complimenti. Il Napoli sempre intorno alla sufficienza anche se trova (insieme alla Lazio) una collocazione più normale al di sotto delle grandi big: a Bergamo l'Atalanta ha meritato di più. La Reggina abbandona l'ultimo posto a discapito del Chievo: con il ko del Torino e del Lecce la classifica in coda è ancora abbastanza corta. Ricordate la Reggina contro l'Inter? Perse solo per un guizzo di Cordoba; dopo ha preso schiaffi in casa del Genoa, adesso potrebbe cominciare a risalire. Cozza e Brienza gli uomini per sperare.


Mihajlovic 6 (rendimento) e 9 (fortuna)
Bologna: la politica è quella di un passetto alla volta: si può risalire la classifica anche così, con un punto a partita (1-1 con la Roma, 1-1 a Siena). Qualche progresso di gioco c'è, ammettiamolo. Ma da quando è arrivato Sinisa Mihajlovic il fattore C è cresciuto: contro la Roma a regalare l'1-1 ci ha pensato uno spettacolare autogol di Cicinho a tempo scaduto. A Siena Calaiò ha mandato fuori il rigore del 2-1 per i toscani a meno di un quarto d'ora dalla fine. Come si chiama questo?

(fonte: repubblica.it)
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2 comments

  1. Ibra ha realizzato due gol davvero straordinari confermandosi il talento più forte del nostro campionato...Mascara invece è il classico folletto che fa la fortuna delle squadre di provincia, un pò come il vecchio Zauli. Gente dai piedi buoni che per strani motivi non riesce mai ad approdare ad una grande squadra.

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  2. ciao luckigno, complimenti per il sito, molto divertente e originale. Forse si potrebbe fare uno scambio link. Per tornare al calcio giocato, sono contento che Mourinho abbia capito che Ibra rende molto di più quando è libero di svariare e non quando fa la prima punta. La partita col Palermo ne è una riprova. Questi anni di vittorie con Mancini avrano insegnato qualcosa, o no?
    Mascara, Zauli, Morfeo etc.. hanno trovato sempre difficoltà nelle grandi squadre perchè le grandi squadre devono essere concrete! Questi fantasisti sono troppo discontinui. Magari nelle provinciali ricordiamo solo le loro prestazioni maiuscole senza ricordare le molteplici volte che non incidono sulla partita...
    ciao

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