Agroppi, cominciamo con un voto alla difesa dell’Inter capolista…

‘E’ una difesa esemplare che non ha un solo punto debole. Sono finiti i tempi comici di Georgatos, Centofanti e Cirillo. Adesso c’è Maicon che è un difensore a livello mondiale, c’è Samuel che quando sta bene non teme confronti, c’è Chivu che dove lo metti ti dimostra di essere un signor giocatore, c’è Julio Cesar che progredisce in continuazione al punto che di portieri bravi come lui al giro ne vedo pochi. Il bello è che i difensori dell’Inter sono grandi atleti, Cordoba escluso, che giocano benissimo la palla. Cosa pretendere di più? Voto: 10’.

Eccoci alla difesa del Milan…

‘E’ un mezzo strazio, storia del Milan alla mano. Nesta è sempre infortunato, Maldini è stato un grandissimo ma a quarant’anni è diventato come le targhe alterne, una volta sì e una volta no, Abbiati è un portieruccio, Kaladze e Jankulovski sono due difensori che non fanno storia. Siccome sono un buono gli dò una striminzita sufficienza. Voto: 6’.

La difesa della Juve…

‘Buffon è un fenomeno e lo sappiamo. Lui e Chiellini, che è un mostro di rendimento e di bravura, meritano un bel dieci. Gli altri, voglio dire Grygera, Legrottaglie e Molinaro si arrangiano, sono dignitosi. Voto: 7’.

Eccoci al centrocampo, cominciando sempre con l’Inter…

‘E’ un centrocampo formato da atleti meravigliosi come Zanetti, Cambiasso, Vieira, Stankovic e Muntari che hanno anche il pregio di saper giocare. Quindi un reparto completo, ideale. Io fra tutti questi campioni stravedo per Zanetti che credo non abbia mai sbagliato una partita in vita sua. E’ un atleta così serio, Zanetti, che dovrebbe dare due stanze in subaffitto ad Adriano perché dorma nella sua casa. Voto: 9’.

Il centrocampo del Milan…

‘Con Pirlo che dirige le operazioni, con Gattuso e Ambrosini che garantiscono un grande apporto dinamico e agonistico, è bene assortito. Però Flamini finora non ha dato segni di vita a conferma che il mercato del Milan, come ti dissi quest’estate, lo ha fatto il giardiniere di Milanello. Se poi gioca ancora Emerson allora posso giocare anch’io… Voto. 7’.

Il centrocampo della Juve…

‘E’ il reparto in cui si fanno male in troppi, Zanetti è bravo ma è un ospedale e anche Poulsen e Camoranesi in quanto ad infortuni non scherzano. A me piace moltissimo Sissoko, Nedved a trentasei anni è un esempio per i giovani che cominciano a giocare a pallone, Tiago è bravino ma sembra la moviola in campo tanto invocata da Biscardi. Voto: 7’.

Infine eccoci all’attacco. Via con l’Inter…

‘Ha una collezione di attaccanti con cui si farebbero felici quattro squadre. Però le castagne dal fuoco le toglie sempre Ibrahimovic e spesso Cruz. Adriano ha doti straordinarie ma le dimostra quasi tutte nei locali notturni più che in campo. Per quanto riguarda gli acquisti suggeriti da Mourinho, ovvero Mancini e Quaresma, sono un fallimento totale, sono inesistenti. Questo a dimostrazione che l’Inter vince non perché c’è Mourinho ma perché è una squadra stratosferica che vincerebbe anche se in panchina non ci andasse nessuno. Voto: 9’.

L’attacco del Milan…

‘Mi sembra la diciottesima cavalleria rusticana. E’ fatto di nomi importanti ma farli coesistere è difficile, è un’impresa. Kakà e Ronaldinho si pestano i piedi eppure Ancelotti è costretto a far giocare loro due, più Pato più Seedorf perché così vuole la società. Shevchenko ormai gioca come me, Inzaghi è bravo ma vecchio, Borriello è giovane, ancora non è da Milan. Insomma il mercato rossonero, soprattutto in prima linea, è fatto con i piedi. Voto: 6’.

Chiudiamo con l’attacco della Juve…

‘Amauri e Del Piero, con il sostegno di Camoranesi e Nedved, sono una bella coppia. Però, escluso Amauri, l’attacco juventino è tecnico e fantasioso e poco potente. Voto 7’.

Al tirar delle somme l’Inter si becca un fantastico 9, la Juve un discreto 7 e il Milan un modesto 6+. 

Post scriptum: ai tecnici Mourinho, Ancelotti e Ranieri Agroppi si rifiuta di dare un voto perché ogni anno il ‘seminatore d’oro’ viene dato a chi allena le grandi squadre (‘Bella forza vincere con i campioni…’) e non magari a un Mazzarri che due anni fa fece la storica impresa di salvare la modesta Reggina pesantemente penalizzata.

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