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La Voce della Vecchia Signora: Inter-Juventus. Un anno dopo, un mese dopo...

Il Derby d'Italia è alle porte! Il pregara vissuto attraverso l'analisi della redazione di VecchiaSignora.com.
È passato un anno o poco più dalla sfida fra Juventus e Inter che segnò il rinnovarsi del confronto fra le due acerrime rivali dopo il ciclone che portò la Juve in serie B.

È passato un mese o poco più dal punto più basso toccato dalla squadra bianconera in una crisi che era parsa, proprio allora, destinata solo a peggiorare. E invece no.

A distanza di un anno la Juventus che si presenta all'appuntamento con i pluricampioni in carica a spese altrui è una Juventus diversa non solo (e per fortuna) da quella di un mese fa o poco più, che sarebbestata un triste sparring-partner. E' diversa, e lo è anche da quella di un anno fa o poco più, che sembrava (e di fatto fu) una Juve perplessa, indecisa su cosa fare da grande, se ridiventare Juve a tutti gli effetti o vivere in una sorta di limbo da nobile decaduta, capace di affrontare da pari a pari tutte le grandi magari strapazzandole (come fece appunto con l'Inter, ma al ritorno: una partita giocata a San Siro, di giorno 22 – chissà se la cabala...) per poi sprofondare nella mediocrità con le squadrette.

Come altre volte nella sua storia la Juve ha saputo reagire in modo incredibile all'imminente catastrofe, e - aiutata anche dai concomitanti risultati delle altre – è tornata in corsa e sembra complessivamente avere deciso cosa voglia fare da grande: la Juventus. Ovvero, lottare per vincere. Ovvero, andare a Milano a giocare per i tre punti non solo perché lo richiedono i tifosi e l'orgoglio dei giocatori, ma perché vincere è funzionale alla lotta per il primato. Un primato che è lì, a tre punti di distanza (e chi l'avrebbe detto, un mese fa o poco più?). Contro un'Inter forte ma inquieta (come dimostrano le schermaglie verbali di Mourinho iniziate con largo anticipo e per ora fortunatamente ignorate dai nostri) si presenta allora una Juve diversa ma uguale. Diversa da quella di un anno fa, e di un mese fa; uguale (almeno, un po' più uguale) a sé stessa. Cioè come la volevamo noi.

Il risultato sarà quel che sarà: la testa suggerisce che, come si diceva un tempo "è una partita da tripla". Ma il cuore lo sa, cosa può succedere quando si gioca con l'Inter e la Juve fa la Juve...


Poveri illusi, aggiungo io!!!!!
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