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Inter, Mourinho: "I paragoni con Mancini? Non sono onesti"

"E' impossibile fare paragoni ma se li vogliamo fare, facciamoli in modo onesto, io torno davanti image a voi a maggio e ne riparliamo". Non poteva mancare la risposta di José Mourinho alle voci che mettono di fronte la sua Inter con quella di Roberto Mancini. Il portoghese è polemico: "Se mi limitassi a leggere le critiche, dovrei pensare che siamo in grande difficoltà in Champions, che abbiamo perso la Supercoppa, che siamo noni in classifica a 20 punti dal primo posto, una situazione orribile, drammatica".

E invece... "Non è così. La nostra situazione è migliore rispetto a quasi tutti gli altri". Poi aggiunge: "Non sono mai contento ma una cosa è essere contenti, un'altra essere preoccupati. Se c'è qualcuno che nei momenti difficili degli altri ha detto sempre 'questo è il calcio, questo non sarà per sempre, questo cambia', quel qualcuno sono io". Il portoghese sottolinea: "Quando il Milan era in difficoltà e non aveva questi rigori per vincere dicevo che era una grandissima squadra che presto o tardi arrivava al successo, quando la Juve era in una situazione difficile ho detto sempre che era una questione di tempo. Non ho mai detto 'siamo davanti, siamo campioni, gli altrisono morti', sono sempre stato equilibrato con gli altri, lo sono anche con la mia squadra". L'Inter però non segna. Mourinho non ci sta: "Non facciamo fatica a costruire, non giochiamo con 8 difensori, con 10 dietro la palla, nemmeno se questo fosse l'unico modo per vincere".

MORATTI: "I PARAGONI CON L'INTER DI MANCINI? SPERO CHE SIANO DI INCENTIVO A MOURINHO"

Il pareggio con la Fiorentina e il sorpasso del Milan? "All'inizio del campionato non c'è grandissima preoccupazione. E poi non sono preoccupato per il potenziale dell'Inter, che è tale da risolvere ogni cosa positivamente. Però bisogna anche saperlo dimostrare e siamo in attesa che lo dimostrino". Massimo Moratti dispensa tranquillità dopo il secondo match senza gol della sua Inter, ma lancia qualche timido segnale di inquietudine e invita la sua squadra a tornare sulla retta via.

E rafforza il concetto: "Quella del Franchi non è stata certamente la miglior partita disputata dall'Inter in questo avvio di stagione, ma siamo solo all'inizio del campionato". I tifosi si stano spaccando: c'è chi si sente orfano di Roberto Mancini che, bene o male, in questo periodo già svettava senza intrusioni di alcun avversario, in cima alla classifica. E la sua squadra pareva una corazzata invincibile, una macchina da gol difficile da fermare.

Invece con Special One non tutto sta filando liscio. Il patron però lo giustifica: "Abbiamo un nuovo allenatore, nuovi schemi e nuove idee. Bisogna ingranare, non tutte le partite sono uguali...".  I paragoni tra le due squadre però sono inevitabili... Moratti non ne vuol sentir parlare, ma una battuta gli scappa: "Che siano di incentivo a Mourinho". Il numero uno del club nerazzurro si schiera al fianco del mister portoghese anche sul caso Adriano. A livello generale infatti spiega: "Mourinho eccessivamente duro? No. I suoi atteggiamenti sono dovuti alla volontà di mantenere la disciplina. Ho un buon rapporto con tutti i miei giocatori e sono affezionato ad ognuno di loro. Quindi non ci sono preferenze. Il tecnico utilizza lo stesso metodo con tutti per poi cambiare idea nel momento in cui succede qualcosa che fa cambiare idea". Però poi dà una paca sulle spalle all'Imperatore. "Su Adriano non do nessun giudizio, è risaputo che, così come altri giocatori, è uscito quella sera e per il resto rientra nei discorsi di lealtà fra il giocatore e l' allenatore e fra il giocatore e i suoi compagni. Prestito a gennaio? No lo escludo. Di base è un bravissimo ragazzo, l'importante è che tenga dritto il timone per andare verso una direzione buona".

GALLIANI: "IL SORPASSO ALL'INTER? CONTA ESSERE DAVANTI A MAGGIO". E FA UNA BATTUTA SU CALCIOPOLI...

"Il sorpasso sull'Inter dopo tre anni? Ma io non sono sicuro che siano tre anni, dovrebbe essere dal 2006 ma lasciamo stare questi discorsi... Diciamo che da un po' di tempo non accadeva". L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, a margine della conferenza stampa sulla tessera del tifoso "Cuore Rossonero", torna con un pizzico di ironia, chiaro il riferimento a calciopoli, al tanto sospirato sorpasso in classifica ai danni dei cugini nerazzurri. "Questo però non ci dà nessuna soddisfazione particolare - ha aggiunto - perché ha ragione Mourinho, conta dove si è non adesso ma nel mese di maggio. Dobbiamo stare calmi perché noi siamo il Milan e non ci si deve stupire se ci troviamo nelle zone alte della classifica".

(fonte: affaritaliani.it)
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