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Ci sono stati momenti duri. Nonostante tutto, da Roma il neo interista Dodò porta con sé "un grande ricordo". Ora per il brasiliano è arrivato il momento di mettersi a disposizione di Walter Mazzarri, indicato dal giocatore come 'uomo chiave' nella trattativa: "Mazzarri ha influenzato moltissimo il mio trasferimento, ho parlato con lui prima di venire qui. Le sue idee e il progetto mi hanno portato a non avere alcun dubbio". E sul nuovo stadio? "A San Siro ho già giocato ma da avversario. Sono curioso di scendere in campo, ma sarà sicuramente bellissimo come l'Olimpico".
Quali sono state le prime sensazioni di Dodò del mondo Inter? "Mi sono trovato subito benissimo e devo dire che da subito mi è parso un ambiente molto sereno".
Di Dodò si è sempre detto che ha margini di crescita considerevoli. Dove crede di poter migliorare? "Si può sempre migliorare, da quando sono in Italia sono già cresciuto, ma per diventare 'grandi' bisogna lavorare e migliorare ancor di più".
Qual è stata la prima cosa che le ha detto Mazzarri?"Con il lavoro possiamo arrivare ovunque".
La qualità migliore di Dodò?"La propensione offensiva. Per me la difesa a tre o a quattro è uguale. Gioco per attaccare".
E' arrivato qui dalla Roma. E' più forte il rammarico di non poter giocare la Champions o la felicità di poter partecipare al progetto Inter?
"La Champions la vogliono giocate tutti i calciatori, ma voglio giocarla con l'Inter e spero di poterla disputare la prossima stagione. La Champions rimane il sogno di ogni giocatore".
Ci sono aspetti in comune tra Inter e Roma?"Sinceramente la passione degli interisti l'ho sentita sin dal primo momento e devo dire che ho ricevuto tanti messaggi. Non vedo l'ora di scendere in campo a San Siro".
Che ricordo si porterà dalla Roma?"Un grande ricordo, anche se ci sono stati alcuni momenti difficili come sempre accade nella vita. Per fortuna la squadra e i miei compagni mi hanno sempre sostenuto".
Di Dodò si è sempre detto che ha margini di crescita considerevoli. Dove crede di poter migliorare? "Si può sempre migliorare, da quando sono in Italia sono già cresciuto, ma per diventare 'grandi' bisogna lavorare e migliorare ancor di più".
Qual è stata la prima cosa che le ha detto Mazzarri?"Con il lavoro possiamo arrivare ovunque".
La qualità migliore di Dodò?"La propensione offensiva. Per me la difesa a tre o a quattro è uguale. Gioco per attaccare".
E' arrivato qui dalla Roma. E' più forte il rammarico di non poter giocare la Champions o la felicità di poter partecipare al progetto Inter?
"La Champions la vogliono giocate tutti i calciatori, ma voglio giocarla con l'Inter e spero di poterla disputare la prossima stagione. La Champions rimane il sogno di ogni giocatore".
Ci sono aspetti in comune tra Inter e Roma?"Sinceramente la passione degli interisti l'ho sentita sin dal primo momento e devo dire che ho ricevuto tanti messaggi. Non vedo l'ora di scendere in campo a San Siro".
Che ricordo si porterà dalla Roma?"Un grande ricordo, anche se ci sono stati alcuni momenti difficili come sempre accade nella vita. Per fortuna la squadra e i miei compagni mi hanno sempre sostenuto".
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