Nonostante nuovi problemi per l'attaccante, quelli di Campagnaro (fascite plantare), Alvarez (caviglia dolorante) e Jonathan, il tecnico guarda dritto per la sua strada: cercherà di fare con quello che ha e ascoltando i 'consigli' di Massimo Moratti. "La sconfitta con la Roma ci serve come lezione per capire che forse certe partite, quando sono un po' storte, bisogna affrontarle diversamente", ha detto lunedì mattina il presidente nerazzurro. "Il significato (del 3-0 subito) è che dobbiamo fare di più - prosegue il numero uno dell'Inter - e nell'ampia scelta che possano giocare quelli più in forma". Cioè Mateo Kovacic. In questo senso sta lavorando l'allenatore di San Vincenzo. Che per la prossima partita contro il Torino dovrebbe proporre il croato al posto di Alvarez.
Mentre Mazzarri lavora sulla squadra e sulla sfida contro i granata, Massimo Moratti mantiene il basso profilo sulla questione societaria. "Nessuna novità", ha detto il numero uno del club di corso Vittorio Emanuele. Che non si sbilancia e mantiene il massimo riserbo sulla questione. Dell'affare, cioè della cessione della
NON E' LA CHIUSURA DELLO STADIO CHE... - La chiusura di Cambiasso è sulla questione stadio. "I cori offensivi ci sono da quando c'è il calcio. C'è un discorso molto più lungo da fare che uno stadio chiuso. Mi ricordo che a scuola se uno urlava la prima cosa che mi dicevano i maestri era: qua non siamo allo stadio, c'era l'idea che allo stadio si potesse fare tutto. I cori offensivi verso i giocatori ci sono sempre stati. Ognuno pensa di farlo rendere di meno cercando di offenderlo".
ZANETTI: "NON VEDO L'ORA DI TORNARE" - Javier Zanetti scalpita: "Sono nell'ultima fase di questo recupero e spero al più presto di tornare ad allenarmi con i miei compagni, l'importante ora è guarire bene, il tendine sta rispondendo molto bene. Non vedo l'ora di tornare a rendermi utile in campo". Il capitano nerazzurro tranquillizza i tifosi per il ko interno contro la Roma. "Questa squadra intanto sta facendo un ottimo campionato, al di là della sconfitta, comunque non abbiamo demeritato... Dobbiamo credere in quello che stiamo facendo. Abbiamo un allenatore molto bravo a fare capire quello che questa squadra deve fare. Non bisogna perdere la fiducia per una sconfitta, anzi, sono queste le partite che fanno crescere di più il gruppo". Zanetti pensa a rientrare in campo ma anche al giorno in cui lascerà: "Spero di fare qualcosa per questa società anche fuori dal campo, mi auguro di poter fare parte di questa grande famiglia. Penso proprio che continuerò a vivere qui in Italia, i miei figli sono nati qui e si sentono italiani, e anche io dopo tutti questi anni mi sento italiano!".
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