Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Primo bilancio per l'Inter 2011/12: "per me è sì"

Metà luglio, ancora un mese e mezzo all’inizio del campionato e alla chiusura del calciomercato, potremmo dire che siamo ancora alle prime, sonnacchiose fasi di avvicinamento alla stagione 2011/12, ma la preparazione dell’Inter è già entrata nel vivo, a Pinzolo si corre e si suda, nonostante l’altezza, l’impegno è massimo e Gasperini comincia già ad inculcare nella testa dei suoi il suo credo, il 3-4-3. Proviamo allora a stilare un primo bilancio della nuova stagione, in base a quanto si è visto fino a questo momento. Innanzitutto il modulo; per la prima volta dopo tanti anni di difesa a quattro l’Inter giocherà con soli tre difensori, una sorta di rivoluzione per una squadra abituata a moduli “fantasiosi” per quanto riguarda le caratteristiche degli uomini in campo, dal 4-2-3-1 di Mourinho al 4-2-fantasia di Leonardo.
Ora bisognerà imparare uno schema del tutto nuovo, che prevede davanti ai tre pilastri della retroguardia un centrocampo in linea e tre attaccanti, che possono anche trasformarsi in due mezzepunte e una punta centrale. La prima amichevole stagionale ha restituito indicazioni importanti, grossi scossoni non sembrano esserci stati e i ragazzi sembrano aver assimilato bene i dettami del tecnico, relativamente bene considerato che si lavora da circa una settimana.
Un cambiamento tattico che potrebbe ripercuotersi anche sul mercato dell’Inter, perché una cosa è cercare rinforzi sapendo di giocare con due terzini, due centrali, due o tre centrocampisti incontristi, un fantasista e due o tre attaccanti, un’altra è sapere di dover avere a disposizione un centrocampo più folto e attaccanti esterni e rapidi a supporto della punta centrale. Un cambio che ha dato luogo a speculazioni di mercato talvolta anche lontane dalle realtà, come la convinzione che a Gasperini Sneijder non serva. A prescindere dal fatto che Sneidjer servirebbe e farebbe la fortuna di qualunque squadra, come ha dimostrato anche la prima amichevole l’olandese può fungere anche da attaccante esterno o nel suo ruolo naturale, dietro la punta, insieme a un compagno di attacco. Ecco perché l’Inter non ha mai pensato di venderlo né ha interesse a farlo. È vero, Moratti ha detto che di fronte all’offerta giusta anche un big può partire, c’è sempre il bilancio da tenere d’occhio, ma se l’offerta non sarà giusta non si faranno regali. Lo United cerca un sostituto di Scholes? Benissimo, se Zamaprini valuta Pastore 50 milioni di euro, non vedo perché Sneijder debba valere di meno. E attenzione all’ingaggio: Ferguson non ha preso Nasri per 500 milioni di differenza sull’ingaggio (offerti 4,5 milioni a stagione, il francese ne voleva 5), soddisferebbe le richieste di Sneijder? Stesso discorso per Cambiasso: a patto che il Galatasaray voglia davvero accontentare Terim che continua a inviare messaggi d’amore all’argentino, riuscirà a reggere il suo ingaggio? E il discorso potrebbe valere per molti altri top player.
Insomma, l’Inter non blinda nessuno perché se una porta si chiude, un portone si può spalancare, vedi il caso Ibrahimovic, ma il sacrificio lo compie l’Inter, non chi acquista, ed è giusto che questo sacrificio venga adeguatamente ricompensato.
I tifosi non vogliono perdere i loro campioni, un recente sondaggio che abbiamo lanciato sul nostro sito vede già circa la metà dei votanti optare per il “no” alla cessione di Sneijder, si vuol tornare a vincere e per farlo bisogna mantenere l’ossatura di base della squadra. In questo senso la tattica di Moratti è chiara non solo nelle parole ma anche nei movimenti che fin qui si stanno osservando: tanti giovani innesti che in futuro potranno dare i loro frutti e porte aperte alle trattative vantaggiose per le casse nerazzurre. Sono arrivati Alvarez, di cui si dice già un gran bene, Casataignos, che si è disimpegnato bene nella prima uscita stagionale, e Jonathan, il vice-Maicon. I rinforzi giusti per una squadra che ha bisogno di esterni rapidi (e con Maicon, Nagatomo, Jonathan, Zanetti e Santon il reparto pare al completo) e attaccanti di movimento (Sneijder, Alvarez, Coutinho, Castaignos, Pandev) che vedano la porta e sappiano supportare i bomber (Eto’o, Milito e Pazzini). Se ricordiamo che in difesa per tre posti ci sono Lucio, Samuel, Ranocchia, Cordoba e Chivu e centrocampisti bravi a fare sia la fase difensiva sia costruttiva (Stankovic, Cambiasso, Thiamo Motta, Obi, Mariga,…) siamo sicuri che il mercato nerazzurro sia in stand-by come qualcuno teme? Anzi qualcosa andrà sfoltito, qualche elemento che Gasperini non riterrà utile alla causa (Rivas? Viviano? Muntari? Coutinho? Santon? I vari Primavera aggregati?) andrà a fare esperienza altrove. Ma la politica societaria è quella giusta, il 6 agosto non è così lontano, vedremo come si comporterà la nuova Inter al cospetto del primo trofeo stagionale…

tuttomercatoweb.com

0 comments