Gabriele Oriali, ex giocatore e attuale dirigente nerazzurro, prova a spiegare Mario Balotelli, talento indiscutibile ma spesso nell'occhio del ciclone per comportamenti e atteggiamenti. "Dargli consigli? A volte è meglio lasciarlo stare affinchè metabolizzi tutto e capisca come comportarsi, si parla troppo spesso di lui, credo meriti di crescere da solo e che sia giusto lasciarlo crescere da solo. I Mondiali? Mario ha qualità incredibili sia tecniche sia fisiche, le potenzialità ci sono, deve essere più continuo, ma la decisione spetta a una sola persona, Lippi". Domenica sera l'Inter, reduce dal pareggio di ieri a Parma, affronterà il Napoli al San Paolo. "Per fortuna in azzurro non c'è più Zalayeta, è la nostra bestia nera -scherza Oriali- ci ha segnato anche con la maglia del Bologna, ma al di là di questo il Napoli nel complesso è una squadra molto forte". Ultima battuta sulle critiche che la società nerazzurra riceve nonostante domini in Italia ormai da anni, Oriali offre la sua chiave di lettura. "Le motivazioni -spiega- possono essere molte, una squadra che vince spesso, alla lunga diventa antipatica, è stato così per la Juventus e per il Milan, forse - conclude l'ex centrocampista azzurro campione del mondo nel 1982 in Spagna - dobbiamo migliorare a livello di comunicazione, un settore dove forse non siamo cresciuti molto".

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