Il sito ufficiale del Manchester United, reduce da due finale di Champions di fila, abbonda di etichette per inquadrare il match di stasera a San Siro. Pato, come Rooney, è definito un “Predator”. Gattuso e Fletcher? “Warriors”, guerrieri. “Guardian” Dida e Van der Sar. “Artist”, Pirlo e Scholes. “Leader”, Ambrosini e Ferdinand. E poi David Beckham, “The prodigal son”, il figliol prodigo; “The Icon”, l’icona; “The Hero”, l’eroe, “The Legend”, la leggenda. Ma Sir Alex Ferguson (foto) non si lascia prendere dall’emozione: «Beckham ci ha lasciato sette anni fa, intanto la vita è andata avanti, succede. Rispetto alla sfida del 2007, la nostra maturità è cresciuta nelle gare in trasferta.

Il Milan è una squadra che possiede grandi campioni, come Seedorf, ma senza Kakà è meno forte ed è il nostro momento», ha detto il manager nella conferenza stampa della vigilia. Poi ha stuzzicato: «L’Inter è più forte del Milan. Ho visto l’ultimo derby e l’Inter è fantastica, è davvero una grandissima squadra e ha fatto grandi miglioramenti». A San Siro Ferguson potrebbe adottare un 4-5-1 con Nani in appoggio a Rooney. L’alternativa è un 4-4-2 con Berbatov.

(leggo.it)