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Inter, milioni e idee per lo scudetto del mercato

Una squadra sola al comando. E già con un bel distacco. L'Inter non solo domina il campionato da tre stagioni, ma rispetto alle altre grandi è quella con i programmi più chiari per il futuro. Il che le garantisce un ulteriore vantaggio in vista della prossima stagione. Mentre Juventus e Milan brancolano nel buio, perché ancora non hanno deciso neanche il nome dell'allenatore per il 2009-2010, all'Inter sono già avanti con la campagna acquisti. Di fatto, le manovre sono iniziate da due mesi, all'indomani dell'eliminazione dalla Champions League. Mourinho ha chiesto almeno un rinforzo di peso per ogni reparto. Gli servono giocatori alti, grossi e forti, ha detto il portoghese, perché la Champions si vince ormai anche con le qualità atletiche. Giocatori al tempo stesso anche di esperienza internazionale, già formati, con l'aggiunta di qualche giovane promettente.

L'Inter si è rivolta subito al Genoa: Milito e Thiago Motta, ormai sembra chiaro, saranno nerazzurri. La contropartita si aggira sui 15-20 milioni di euro più Viviano e forse Acquafresca. Un attaccante di grande valore, "el Principe", che sembra adattissimo per far coppia con Ibrahimovic, mentre Thiago Motta ha la personalità per inserirsi nell'Inter e per spostare gli equilibri a centrocampo, considerata la sua capacità di far gol. Sempre per l'attacco, non è un mistero l'interessamento per Quagliarella, cui alla fine dell'ultimo Udinese-Inter lo stesso Mourinho fece i complimenti, imitato di recente da Moratti in persona: la trattativa procede. L'altro elemento su cui si punta è Nemanja Vidic, difensore del Manchester United, il cui rendimento in questa stagione è stato superiore a quello del compagno Rio Ferdinand: in soldoni, Vidic quest'anno è stato forse il difensore migliore al mondo. In teoria nulla potrebbe smuoverlo da Manchester, in pratica non è così: Vidic guadagna relativamente poco allo United (2 milioni a stagione), la sua famiglia non si trova benissimo in Inghilterra e soprattutto il suo procuratore è l'italiano Silvano Martina, che già da tempo lavora per un trasferimento in Italia del suo assistito (anni fa era quasi della Fiorentina). L'alternativa a Vidic è il portoghese Bruno Alves, del Porto, molto stimato da Mourinho. Per la difesa si pensa anche a Ebouè dell'Arsenal, esterno difensivo o all'occorrenza di centrocampo.

Quanto ai giovani, da tempo Mourinho corteggia e fa corteggiare colui che è già stato definito "il nuovo Ibrahimovic", il ventenne austriaco (ma di origine serba) Marko Arnautovic, ora in forza al Twente in Olanda. E' alto 1.92 e segna gol fantasiosi e sorprendenti, perché è un geniaccio proprio come lo svedese. Da questo punto di vista si direbbe che l'Inter prepari già la successione per Ibra, il cui caratteraccio ha contribuito a isolarlo parecchio dagli altri compagni, in questi ultimi due mesi difficili. Lo svedese avrebbe voglia di nuove avventure, cioè di squadre più forti dell'Inter in campo internazionale, perché a 28 anni il tempo comincia a stringere e Ibra in Europa finora ha combinato pochino. Ma esiste una squadra in grado di spendere 70 milioni di euro, come minimo, per un giocatore che a grandissimi livelli finora non si è mai notato, e che per giunta si porta dietro la fama di piantagrane? Ibra spera di sì, ma il bello è che la speranziella ce l'hanno anche i dirigenti dell'Inter, da tempo persuasi che una cessione dello svedese sarebbe un toccasana per il bilancio del club e tutto sommato sarebbe anche ammortizzabile con qualche investimento oculato sul mercato.

fonte: repubblica.it

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