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Mancini divide gli inglesi e sogna Cassano

Roberto Mancini ha già diviso la stampa inglese: bravo, ma in Europa non ha mai vinto. Così da una parte c’è chi sottolinea i modi garbati, l’inglese già discreto e i successi con l’Inter; dall’altra chi non ha perdonato al City l’esonero del pragmatico Hughes e non ha compreso l’arrivo dell’italiano, raffigurato sul Sun in versione Sioux e pronto a mettere in riga i «ribelli» Bellamy e Given, sul piede di guerra per la decisione del club. Insomma per molti conta la sostanza e non lo stile e l’eleganza. The Independent, pur riconoscendo a Mancini una preparazione di alto livello e rendendo merito all’«italian’s job» dei tecnici di casa nostra emigrati Oltremanica, non lo ritiene migliore di Hughes.
E ai giornalisti inglesi non è sfuggita la gaffe nella sua prima conferenza stampa: nonostante la ricostruzione di Cook, che assicurava che Mancini fosse stato avvicinato dal club solo giovedì scorso, lo stesso tecnico ha ammesso di aver incontrato lo sceicco Mansour, proprietario del club, e il presidente dei citizens Khaldoon al-Mubarak due settimane prima a Londra. Due versioni che non chiariscono quando il City abbia deciso di voltare pagina, aggiungendo confusione alla vicenda già poco chiara.

Nonostante il Mancio abbia detto di non pensare al mercato, il Daily Mail scrive che il tecnico ha già stilato un mini elenco per gennaio. Con i petrol-dollari messi a disposizione dallo sceicco, l’ex allenatore nerazzurro ha intenzione di pescare in Italia: il nome più altisonante è quello di Antonio Cassano, valutato circa 24 milioni di euro e vecchio pallino di Mancini anche ai tempi dell’Inter. L’ad della Samp Marotta dice che il club non è stato ancora contattato per il barese. Nel mirino anche il difensore danese del Palermo Kjaer (13,5 milioni la sua clausola rescissoria) e quello della Juve Chiellini. E Mancio avrebbe (il condizionale è d’obbligo) anche parlato con Gattuso, ma prima che firmasse il rinnovo con il Milan. Gli osservatori del City avrebbero segnalato a Mancini anche il terzino del Rubin Kazan Ansaldi.
Al di là del mercato di riparazione, resta lo scetticismo intorno al tecnico italiano. Se al Guardian è piaciuto il fatto che Mancio non ha adottato «un tono minore» (chiaro il riferimento agli obiettivi fissati dall’allenatore, ingresso nella Champions a maggio e assalto alla Premier nella prossima stagione), il Daily Telegraph attacca: «Mancini arriva a Eastlands con più di un dubbio circa il suo ingaggio. Per prima cosa non ha esperienze in Inghilterra. E poi bisognerà vedere se saprà tenere unito lo spogliatoio disincantato dopo il licenziamento di Hughes». Con Bellamy che avrebbe già chiesto di essere ceduto.

ilgiornale.it
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