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Inter, vittoria tranquilla col minimo sforzo

Il risultato c'è, la fatica nemmeno tanta. L'Inter risolve la pratica Coppa Italia con un 1-0 su calcio piazzato (contestato), potendosi permettere di schierare il suo valore aggiunto, quel Wesley Snejider che domenica sera contro la Lazio non gioca perché squalificato. E il Livorno alla fine sta fin troppo al gioco (facendo anche un po' arrabbiare Serse Cosmi) perché ha ben altro a cui pensare, vista la sua classifica in campionato.

PERO' C'E' SNEIJDER — Il copione sembrerebbe tutto già scritto. Da una parte c'è bisogno di preservarsi in vista del turno di campionato per andare in ferie con un vantaggio rassicurante: si schiera Toldo, all'esordio stagionale, e si schiera sulla fascia destra anche il giovane Donati, al debutto in assoluto in prima squadra. Dall'altra l'obiettivo praticamente è lo stesso, con un piccolo particolare a fare la differenza: si pensa alla salvezza. Però nelle file nerazzurre c'è un però, e porta il nome di Wesley Sneijder: domenica è squalificato, ed eccolo lì dall'inizio. Freddo o non freddo, ecco anche le sue giocate: tiri, assist e quant'altro. E' così che un'Inter con la testa comunque tesa a ritrovarsi, a lasciar dietro le tensioni, prende prima un palo con Stankovic, poi con lo stesso Snejider su punizione. Ma nel primo tempo il gol sarebbe stato forse una punizione eccessiva per un Livorno che vuole dimostrare di essere a Milano per provare a giocarsela.

LA RIPRESA — Si riprende senza particolari ossessioni agonistiche, ma nuovamente con l'orgoglio a fare da molla: da una parte non si può fare figuracce a casa propria, dall'altra si affronta l'Inter e non si deve dare l'impressione di arrendersi in partenza. Però, appunto, di mezzo c'è il tasso tecnico a fare la differenza: e lo si vede al 15', quando il solito Snejider batte una punizione (concessa per un fallodi mano che le immagini tv smentiranno) con un tiro a rientrare che scavalca la barriera e soprende il portiere livornese Benussi, che forse avrebbe potuto fare qualcosa di più. Poi però, proprio sul vantaggio, Josè Mourinho regala segnali di rispetto nei confronti della coppa inserendo prima Maicon e poi anche Milito. Giusto per creare un po' di apprensione a un Livorno che forse non ne aveva nemmeno bisogno, perché rinunciatario lo è diventato già da solo. Ora l'Inter se la vedrà con la vincente tra Juve e Napoli, che per la coppa Italia si sfideranno il prossimo 13 gennaio: e forse l'interesse per la Coppa, allora, farà un balzo rispetto alle poche migliaia di spettatori di San Siro.

gazzetta.it
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