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Il Chelsea non fa paura all’Inter Il Milan pesca il talismano


Milan e Inter in fondo se lo potevano aspettare. La Fiorentina, invece, proprio no. La coccarda della scalogna non può che finire sul petto dei Viola: tra le abbordabilissime Cska Mosca, Olympiacos e Stoccarda, chi ti va a riservare l’urna di Nyon per la banda di Prandelli? Proprio quel Bayern Monaco che un paio di settimane fa ha rifilato quattro fischioni alla Juventus. Peggio proprio non poteva andare, Prandelli l’ha detto subito: «Quando abbiamo saputo dell’esito del sorteggio, con i miei giocatori nello spogliatoio ci siamo detti che sarebbe stato meglio arrivare secondi». Più sereno l’ad viola Sandro Mencucci: «Torniamo ad affrontare il Bayern Monaco che l’anno scorso ci ha eliminati, ma questa Fiorentina ha dimostrato sempre finora di sapersi battere con le grandi. Quindi siamo pronti e non ci poniamo limiti: possiamo avere la nostra rivincita». Anche Corvino la pensa uguale: «Il sorteggio ci ha abbinato ad una squadra forte ma lo siamo anche noi, sarà una bella sfida». L’anno scorso, la doppia sfida tra Fiorentina e Bayern Monaco finì con un pareggio (1-1) a Firenze e un rotondo 3-0 per i tedeschi in Germania. Il contraltare dell’allenatore dei bavaresi Louis Van Gaal non può che essere positivo: «Non sono scontento, avrebbe potuto capitarci di peggio».

Da Milano, invece, rimbalzano un sacco di parole di circostanza e pochi sorrisi: Manchester United e Chelsea sono tutt’altro che agnellini sacrificali. Contenti per aver evitato Ancelotti, ai rossoneri può tornare utile sfogliare l’album dei ricordi e affidarsi alla cabala. Otto le sfide in Champions contro i Diavoli Rossi, 5 a 3 i successi del Diavolo d’Italia, senza sottovalutare un interessante dato statistico: quando il Milan incontra il Manchester United, poi finisce sempre in finale. È successo nel ’58, nel ’69, nel 2004 e nel 2007, con i rossoneri che alla fine hanno alzato due volte la coppa. Leonardo sa bene che, quando bisogna indossare lo smoking migliore, il suo Milan dà sempre il meglio, ma non si slaccia più di tanto. «Certi conti non hanno senso. Il Manchester è una squadra che ha gli stessi obiettivi del Milan e credo che ce la giocheremo alla pari: sono comunque due squadre che hanno l’Europa nel sangue e ripensando alle sfide del passato sono sempre state partite emozionanti da giocare e da vivere», il Leonardo-pensiero sottoscritto anche dal futuro rivale, sir Alex Ferguson: «Abbiamo affrontato il Milan molte più volte, sarà una sfida fantastica e non vedo l’ora di giocare». «Il fato ha ascoltato David Beckham» appunta il responsabile organizzativo rossonero Umberto Gandini. Proprio Beckham - ex dello United - è stato svegliato nel cuore della notte di Los Angeles dalla notizia: «Un bel regalo di Natale», il suo commento.
Completamente inedito l’incrocio tra Inter e Chelsea, un po’ meno quello tra Ancelotti e Mourinho. Ieri il Daily Mail titolava «Attenti al coraggio di Balotelli»: non sono stati accontentati. Piuttosto spavaldo il commento di Moratti che rimette totalmente nelle mani della sua squadra il passaggio del turno: «Tutte le squadre sono affrontabili, dipende sempre da noi stessi. Inutile aver paura e non credo che l’avremo. Penso che sarà interessante confrontarci, penso che sarà uno stimolo in più anche per Mourinho tornare a Stamford Bridge, penso che sarà una motivazione forte per tutti». Per capitan Zanetti, «è toccato uno degli avversari più difficili, ma ce la giocheremo alla pari», mentre per l’ad Paolillo «l’Inter ha i campioni per farcela». Spetta al ct Lippi la sintesi finale: «Le nostre squadre saranno pronte sia psicologicamente, sia dal punto di vista tecnico-atletico, per affrontare questi avversari. Perciò aspettiamo queste partite con ansia». Appuntamento a febbraio.

ilgiornale.it
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