Ricordato in prima persona dal figlio e successore Massimo, ancora eccitato per le emozioni della partita contro la Dinamo. «È stata una vittoria maturata nel modo giusto, in maniera entusiasmante, dopo una partita disputata così bene e un secondo tempo spettacolare». Entusiasmante/spettacolare: in una sola frase, riferita all'Inter di Champions, non si sentivano tanti squilli di tromba davvero da un bel po'. Da quando, di fatto, non si vedeva una prova di carattere del genere. Premiata dall'incredibile vena realizzativa di un Milito che da quando è rientrato dal secondo infortunio in due mesi è andato a segno tre volte su tre, e guarda caso tutte decisive, e di quel Wesley Sneijder che dopo la gara con l'Udinese decide ancora una volta una partita, e che partita, nel tempo di recupero. Per forza poi Mourinho fa diventare matti tutti, medici in primis, per recuperarlo a tutti i costi.
O per accelerare i tempi del visto, come in occasione del derby d'agosto, poi dominato 4 a 0. Vista la forma, e considerata la sosta bi-settimanale che segue la prossima di campionato per gli spareggi mondiali, con ogni probabilità Mourinho schiererà la formazione tipo nel posticipo contro i giallorossi. Che in campionato a San Siro coi nerazzurri non perdono dal 2005. Ma si apprestano a sfidare una squadra che, almeno in Europa, non brillava così da almeno vent'anni.
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